Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Metodo” – Gio Evan feat. Tom Rosenthal
Bentornati nella nostra rubrica! Questa settimana parliamo della parola “metodo”. Avere un metodo è fondamentale in tutte le cose. Nello studio, nel pulire casa… insomma, nel raggiungere un qualsiasi obiettivo.
Dovete sapere che l’origine di questo termine che usiamo così spesso nasconde una metafora, una delle più classiche ed intramontabili.
Parliamo del riferimento alla strada, non intesa nella sua normale accezione, come qualcosa di fisico, ma come qualcosa di concettuale, come un percorso.
Il significato letterale della nostra parola è infatti “strada attraverso cui si va oltre“.
La sua origine si lega alla parola greca μέϑοδος (methodos), nata dall’unione del prefisso μετα (meta), che significa oltre, ed il sostantivo ὁδός (odos), ossia appunto strada.
La parola greca è poi passata nel vocabolo latino methŏdus, e successivamente nel nostro metodo.
Quando parliamo, in genere, non ci rendiamo conto che quando diciamo che abbiamo un metodo stiamo effettivamente affermando che abbiamo una “strada attraverso la quale andare oltre”, ma è così! Le parole non sono mai formate da lettere messe a caso, ma significano sempre qualcosa!
Prima di salutarci, una piccola curiosità per gli amanti del calcio: “Metodo” era anche lo specifico nome del modulo con cui l’Italia vinse i Mondiali di Calcio nel 1934: una specie di 2-3-2-3, molto simile al 4-3-3 di oggi come disposizione.
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