Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Entusiasmo” – Calcutta (Cover di Le Rose)
Bentornati nella nostra rubrica, oggi parliamo di una parola carica di energia positiva, che porta con sé un’origine molto interessante!
La parola di oggi è “entusiasmo“. Deriva dal greco ἐνϑουσιασμός (pronuncia indicativa: “entusiasmòs”) ed ha a che fare con l’ambito divino.
Scomponendo l’etimo greco ci accorgiamo infatti che all’interno della parola c’è – in forma contratta, cioè un po’ alterata – la parola greca che significava “Dio”: ϑεος (teos).
Quindi ἔνϑεος (enteos) che diventa ἔνϑους (entùs) significa “in Dio” e cioè invaso da una forza divina. Ed ἐνϑουσιασμός è semplicemente il sostantivo riferito ad ἔνϑους.
In Platone, che è il primo dal quale ci giunge questo termine, è infatti usato per parlare dell’ispirazione dei poeti e dei rapsodi, legata alle Muse e all’ambito divino, o per riferirsi ai filosofi, insensibili ai bisogni materiali ed a contatto diretto con il divino.
Nei secoli successivi Plutarco ed i neoplatonici indicarono con questa parola il concetto della necessità di una separazione tra l’anima e il corpo, e sempre più questo vocabolo si è allontanato dal suo originale contesto.
Nel tempo infatti la parola “entusiasmo” ha perso la sfumatura relativa all’ambito divino, tanto che oggi non la avvertiamo nemmeno!
Eppure quel “tus” di “entusiasmo” significa “Dio” e ci rimanda inequivocabilmente all’origine di questo termine, che inconsapevolmente citiamo tutte le volte che utilizziamo questa parola!
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