Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “L’ultimo desiderio” – Daniele Silvestri
Questo venerdi parliamo di una parola che ha un’etimologia bellissima, una delle più intriganti della nostra lingua.
Il termine di oggi è “desiderio“. Lo utilizziamo molto spesso nelle nostre conversazioni quotidiane, senza nemmeno immaginare il concetto poetico che c’è dietro la sua origine.
Il sostantivo deriva infatti dal latino de-sidus. De indica mancanza di qualcosa, e quel qualcosa è sidus, che significa stella.
Si riferisce alla distanza che ci divide dai nostri auspici, perché “avvertiamo la mancanza delle stelle”, in quanto rappresentanti dei nostri sogni.
Non a caso nella notte di San Lorenzo esprimiamo un desiderio quando una stella cade; i nostri antenati credevano che i movimenti delle stelle predicessero il futuro con gli auspici… e, a tal proposito, anche oggi esiste l’oroscopo, che potete ascoltare su voicebookradio.com ogni mattina alle ore 7 e in replica alle ore 9.
Pensate poi all’espressione “essere nati sotto una buona stella”: il parallelismo tra le stelle e i sogni o gli auspici è arricchito da molti altri casi.
Quindi, ogni volta che usiamo la parola “desiderio”, stiamo esprimendo questo concetto che arriva fino al cielo “solo” per dire che vogliamo qualcosa che ancora non abbiamo.
Se volete scoprire altre parole interessanti, ecco l’articolo precedente della rubrica: https://www.voicebookradio.com/una-parola-nuova-da-imparare-oggi-petricore/
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