parole, parole, parole: boria
Scritto da Leonardo Musio il 6 Novembre 2020
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Le parole – Luca Carboni”
Eccoci a un nuovo appuntamento con il nostro angolo delle parole! Oggi si parla di un vocabolo poco conosciuto ma molto interessante. Vi diamo un indizio: ha qualcosa a che fare con l’aria.
La protagonista della nostra rubrica è infatti la “boria“, parola che indica superbia ed eccessiva sicurezza di sé, ma che in origine indicava un vento.

Eh si, è davvero unico il percorso di questa parola: dal latino boreas, che indicava la tramontana, si è passati poi al significato di darsi delle arie, e quindi ad un sostantivo dalla sfumatura semantica di superbia.
Questo processo è avvenuto nonostante darsi delle arie si riferisca ad un’altra accezione della parola “aria”. Quest’espressione significa infatti autoconferirsi l’idea di essere qualcosa, come ad esempio darsi l’aria, cioè l’impressione, di essere un grande artista. Si riferisce dunque per estensione al vantarsi e all’autoelogiarsi più in generale.
Riassumendo, se per affermare che qualcuno ha un po’ di boria, dicessimo che è un po’ come la tramontana perché si dà delle arie, sembrerebbe quasi una battuta. In realtà è un esatto processo linguistico!
Questa parola, però, come tutte le altre il cui significato è cambiato nel tempo, non è passata ad avere un’accezione distante da quella originale poiché trasportata dal vento.
E’ stata invece plasmata dall’utilizzo di noi parlanti, che modifichiamo costantemente, e magari inconsapevolmente, la lingua. Spesso non ce ne rendiamo conto, ma è così!
Ci leggiamo venerdì con un altro pezzetto della nostra lingua! Se intanto volete scoprire altre metamorfosi come questa potete leggere altri articoli cliccando qui: https://www.voicebookradio.com/parole-parole-parole-vaccino/