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Panni stretti e trote al lavasciuga “Schubert”

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Die Forelle” – Franz Schubert

La musica non è mai stata così accessibile a chiunque: oggi tutti possono ascoltarla, tutti possono farla, quasi interamente a titolo gratuito. 

Tra questi artisti, adesso, ci sono anche le lavatrici. Perché anche loro si sono messe a cantare.

Doremi

Prodigio dell’ingegno umano e figlio della spietata legge del mercato, ecco a voi il richiamo delle nuove silenziosissime lavatricinon tutte: solo alcune, di una determinata marca- che segna la fine del lavaggio e avverte di togliere i panni, prima che facciano la muffa.

Talmente bello e orecchiabile che qualcuno, per ascoltarlo tutto, se li è dimenticati i panni. 

Ma disgrazie a parte, la canzoncina vera e propria che inizia alla fine di un ciclo non può essere frutto della fantasia di qualche addetto marketing sudcoreano, senza niente da fare, che si è messo a suonare due note con la pianola di un amico.

E infatti, non lo è.

Nuota e nuota, zitta e nuota

Quelle note acutissime ricalcano, alla perfezione, una canzone – un Lieder, se vogliamo essere precisi –  classica di Schubert intitolata “Die Forelle”, “La Trota”. 

 

Sublime

Ma come potete sentire, nella versione originale, non c’è solo della musica, ma anche un testo. In tedesco. Incomprensibile. Ma sembra che la cantante dica forelle più di una volta: perché la trota è così importante?

Non sono parenti

Il testo, in realtà, non è di Schubert, ma di un poeta tedesco tale Christian Friedrich Daniel Schubart. Al che il compositore austriaco, forse mosso dalla somiglianza dei loro cognomi, forse mosso dalla commovente storia della trota tristemente pescata dal fiume, decise di scrivere della musica dedicata alla prima parte della poesia: così nacque la Die Forelle della lavatrice.

Ma attenzione, perché dietro alla storia della trota si nasconde un significato più profondo. E decisamente più triste.

Metafore

Il tutto sarebbe una metafora di come gli uomini accalappiano magistralmente le donne. Un invito per le giovani signore di inizio Ottocento a porre maggiore attenzione negli atteggiamenti dei loro accompagnatori. 

E il poeta, qui, assiste alla scena di una giornata di pesca sconcertato ma immobile, decide di non aiutare la povera trota… Volevo dire, ragazza.

“Non è così che cattura la trota con la sua canna da pesca!”

Invece sì, la cattura proprio così, la trota… Volevo dire, la ragazza. Ed ecco perché la trota è così importante.

Ritorno al futuro

Mi immagino, per un secondo, di essere nata nel 1800; la canzone è stata scritta nel 1817: in quell’anno, avrei l’età che ho adesso. Non so, sinceramente, se essere quasi offesa per il paragone ad una trota di fiume impotente che non sa distinguere un amo da un verme, o più incuriosita dal perché due uomini adulti abbiano così a cuore il mio destino coniugale. – scottanti delusioni amorose? Molto probabile -. 

L’Alice diciassettenne del 2022 si chiede, invece: caro addetto marketing, cosa c’entra tutto questo con la mia lavatrice? Non ti piacciono i pantaloni a vita bassa e i top corti? Temi per qualche pescatore?

Ma è anche vero che la lavatrice canta soltanto la musica, senza testo: magari gli piaceva soltanto quella. Che comunque, è molto carina.

Scritto da: Alice 5D