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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: ”Play The Game” – Queen
Otone è stato il secondo imperatore del 69 d.C. ed ha regnato per un periodo di appena 95 giorni.
La sua personalità era alquanto singolare e di certo la sua carriera fu inaspettata. –Ma che in fin dei conti pochi conoscono, visto che per molti lui è solo un nome anonimo-.
“Il modo in cui la gente gioca mostra qualcosa del loro carattere. Il modo in cui perde lo mostra per intero.”
(Harvey B. Mackay)
E possiamo dire che la vita di questo imperatore è stata una continua serie di scommesse
Sappiamo che era un giovane problematico, che girava con i suoi amici per le strade agendo come un bulletto dei giorni nostri; ed è probabilmente in queste occasioni che conobbe Nerone e ne divenne amico.
Nessuno si aspettava che riuscisse ad ottenere un posto politico, specialmente non la sua famiglia, ma, a quanto pare, riuscì non solo a diventare amico di Nerone -Come dice il detto? Ah sì! Chi si somiglia, si piglia- , tanto da arrivare anche a conoscere i suoi segreti.
La spaccatura tra i due arrivò quando Nerone gli propose di sposare Poppea per poi averla come amante. Inizialmente Otone accettò, ma dopo un po’ di tempo immagino che non iniziò a gradire il fatto di essere l’amante della propria moglie. Quindi è stato spedito a governare la Lusitania –dalle parti del Portogallo e della Spagna-.
Otone si dimostrò incredibilmente abile a tenere sotto controllo quel territorio e anche ad evitare insurrezioni e rivolte –E nessuno ci avrebbe mai puntato un sesterzio sulla cosa-.
Quindi, durante la guerra civile si alleò con Galba, puntando il tutto per tutto sull’avere probabilità di essere il successivo princeps. Purtroppo le cose non andarono come pianificato e, dopo essersi indebitato, usò gli ultimi soldi per organizzare una congiura. –Hai qualche problema e non sai come risolverlo? Compra i pretoriani, organizza una congiura e diventa imperatore! Soluzione standard-.
Quindi divenne princeps e tentò di porre fine alla guerra civile, cercando di scendere in vari modi a patti con Vitellio, arrivando anche a proporgli una diarchia.
Se c’è una cosa certa è che Otone non voleva scendere sul campo di battaglia, ma, quando questa divenne inevitabile, la sua indole di uomo calmo e pacifico andò sempre più incrinandosi.
Otone si suicidò per la pace, dopo un discorso in cui asseriva che era stanco della guerra civile, che sperava che in questo modo Roma sarebbe tornata unita e che passava il ruolo di princeps a Vitellio; anche se, non c’era effettivamente bisogno di questo visto che le forze di Otone avevano una grande probabilità di vincere il conflitto.
Strano non trovate?
Written by: Aurora Vendittelli
Tempo di lettura 3 minuti
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