La nuova frontiera della colonizzazione spaziale
Durante la lettura si consiglia l’ascolto di “Aphex Twin – Lichen”
Si consiglia inoltre la lettura di un altro articolo strettamente inerente, a cura di Edoardo Perrone.
Vivere sulla superficie della Luna ora potrebbe finalmente diventare realtà. Uno dei grandi ostacoli nella colonizzazione del nostro satellite è sempre stata la difficile reperibilità di ossigeno fuori dalla nostra atmosfera, rendendo necessarie costose operazioni di trasporto, appena sufficienti agli astronauti per missioni un paio di giorni. Ma le cose stanno per cambiare.
Tutto inizia nel lontano 1998, quando il Dr. Derek Fray della Cambridge University insieme al Dr. Jonathan Whitlow della Florida Tech stavano studiando un modo di applicare il metodo da loro co-inventato, l’FFC Cambridge Process, per la produzione in loco di risorse utili per un’eventuale colonia sul nostro satellite (ISRU).
A distanza di vent’anni, grazie al loro enorme contributo e agli sforzi congiunti di un team di ricercatori dell’Università di Glasgow, sotto la guida di Mark Symes, arriva il grandioso successo: ossigeno abbondante e a basso costo, estratto dalla regolite, particolare minerale composto per il 46% della sua massa dal prezioso elemento.
Questo ossigeno rappresenta una risorsa estremamente preziosa, ma è chimicamente legato alla materia prima come ossido sotto forma di minerali o vetro, ed è quindi non disponibile per un uso immediato.
Beth Lomax
Utilizzando una versione leggermente modificata dello stesso processo elettrochimico, si è visto come ossidandola ad alte temperature fosse possibile estrarre quasi il 75% del suo tenore di ossigeno nelle prime 15 ore, il 96% se protratto per 50. Il tutto con un “prodotto di scarto” costituito solo da leghe metalliche a base di titanio o ferro, anch’esse utili per l’industria aereo-spaziale.
Da Jules Verne nell’opera Dalla terra alla Luna, all’episodio di Astolfo nell’Orlando Furioso, siamo sempre stati affascinati dall’argenteo corpo celeste, lo stesso che ora incredibilmente siamo così vicini ad abitare. E voi cosa ne pensate? Sareste disposti in un lontano futuro a trasferirvi sulla Luna?
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