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Cinema e TV

Oscar 2017!

today27 Febbraio 2017

Background
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Articolo su Oscar 2017Si è conclusa anche quest’anno l’annuale cerimonia di premiazione dell’Academy Award, con un’edizione che ci ha regalato parecchie sorprese.
D’altronde con la varietà dei film in gara e la frizzante conduzione di Jimmy Kimmel, lo spettacolo era assicurato, ma nessuno poteva prevedere colpi di scena come quello che il finale ci ha regalato, per una cerimonia imprevedibile fino alla fine.

L’Academy Award, comunemente chiamato Oscar, è la statuina dorata obiettivo di tutti i cineasti di Hollywood e non, nonché ambitissimo simbolo di prestigio.
Viene assegnato dall’Academy of Motion Pictures and Science, che ogni anno ha il difficile compito di valutare i migliori prodotti della scena cinematografica americana e internazionale usciti durante l’anno, per premiarli in venticinque categorie specifiche, come: miglior regia, miglior attore e miglior attrice protagonista o l’ambitissimo miglior film.

La cerimonia di quest’anno è stata presentata dal comico Jimmy Kimmel, conduttore del popolare late show americano “Jimmy Kimmel Live!”.
Kimmel è famoso per la sua comicità pungente, di cui non ha potuto non far sfoggio in questa serata con battute su giganti della scena come Meryl Streep, immancabili frecciatine al neo-eletto presidente Donald Trump e diversi siparietti comici con Matt Damon, protagonista di una gag ricorrente che va ormai avanti da più di dieci anni nello show di Kimmel: il conduttore che si rifiuta di intervistare Matt Damon con la scusa del poco tempo a disposizione.
In questa serata abbiamo visto Damon fare lo sgambetto ad un Kimmel intento a camminare tra la folla e  a “rubare” l’orchestra, alzando il volume della musica a comando per non far parlare l’attore. Insomma, di materiale per ridere ce ne è stato.
Varie altre trovate hanno poi animato la serata: la pioggia di caramelle e dolciumi vari durante il corso della cerimonia, emulando in modo più elegante quello che Ellen DeGeneres fece due anni fa con la sua pizza a domicilio durante la cerimonia degli Oscar del 2014, oppure un episodio speciale della rubrica “Mean Tweets” in cui i personaggi di Hollywood leggono ad alta voce i tweet più offensivi indirizzati a loro.
Però, apice della serata è stato probabilmente il dirottare un bus turistico di ignari viaggiatori per poi portarli a tradimento dentro il Dolby Theatre, luogo della cerimonia, con immensa sorpresa dei visitatori alla vista dei loro attori preferiti.
In generale quindi, Kimmel è promosso, con una conduzione divertente e leggera, in grado di intrattenere fino alla fine.
Si è cercato di impostare il clima generale della premiazione sui sentimenti di unione e inclusione, sempre facendo l’occhiolino all’attuale governo americano eletto.

Come già anticipato, i film in gara di quest’anno sono stati tanti e vari.
Per citarne alcuni: “Moonlight” di Barry Jankins, storia drammatica e introspettiva sulla vita di un figlio di una tossicodipendente, dalla sua infanzia fino all’età adulta; “Arrival” di Denis Villeneuve, film fantascientifico su una linguista (Amy Adams) e un fisico (Jeremy Renner) e i loro sforzi per riuscire a comunicare con una razza aliena appena atterrata sulla terra; “La battaglia di Hacksaw Ridge” di Mel Gibson, drammatica biografia del primo obiettore di coscienza dell’esercito statunitense Desmond Doss (Andrew Garfield); “Manchester by the Sea”, drammatica storia di un uomo e il suo rapporto con il passato, interpretato da Casey Affleck, fratello di Ben Affleck; “Barriere” di Denzel Washington, disegno di un difficile rapporto tra un padre e i suoi figli in una famiglia afroamericana di Pittsburgh, interpretato dallo stesso Denzel Washington e Viola Davis; e infine il favorito “La La Land” di Damien Chazelle, cinico musical sulla storia d’amore tra un aspirante musicista Jazz (Ryan Gosling) e un’aspirante attrice (Emma Stone), che con le sue 14 nomination sale alla vetta dei film più nominati della storia insieme a “Titanic” e “Eva contro Eva”.

Articolo su Oscar 2017Passando ai premi, apre la serata Viola Davis, che vince il premio come miglior attrice non protagonista per “Barriere”.
Pare che la Davis fosse stata candidata in questa categoria per avere più possibilità di vincere, nonostante abbia una parte pressoché da protagonista nel film.
Premio previsto, quindi, per un’interpretazione comunque eccezionale.
Mahershala Ali vince invece il corrispettivo premio al maschile per “Moonlight”, battendo il favorito Dev Patel per “Lion – La strada verso casa”.

Seguono i premi per il “trucco e parrucco”, tra cui citiamo gli italiani Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini, che con Cristopher Nelson vincono l’Oscar al miglior trucco e acconciatura per “Suicide Squad”.
Bertolazzi ha fatto poi un discorso parlando agli italiani, citando il problema dei migranti, dei rifugiati e dei recenti provvedimenti internazionali presi a riguardo.

Seguono i vari Oscar tecnici: “La La Land” si porta a casa miglior fotografia e miglior scenografia, per poi fare un’altra combo portandosi a casa miglior colonna sonora e miglior canzone originale con “City of Stars”.
Oscar previsti per un film che tecnicamente convince su tutta la linea con la sua atmosfera e la sua musica.

Per l’animazione: “Piper”, il corto Disney-Pixar presentato al cinema prima del lungometraggio “Alla Ricerca di Dory”, vince il premio come miglior cortometraggio animato.
Il corto si è scontrato con un altro favorito dalla critica: “Borrowed Time”, prodotto indipendentemente dai due animatori Pixar e distribuito gratuitamente online.
Essendo fuori dai canoni Disney, data la sua produzione indipendente, il corto tratta temi più maturi e complessi, che però a quanto pare non sono riusciti a convincere totalmente la giuria dell’Academy.
Andando al miglior lungometraggio d’animazione: è usanza che Disney vinca facilmente la categoria ogni anno.
Questa volta i due film Disney “Oceania” e “Zootropolis” si sono scontrati con il film in stop-­­motion “Kubo e la spada magica”, dello studio Laika, successo di critica e capolavoro tecnico, ma flop commerciale.
“Zootropolis” si porta a casa il premio, trattandosi comunque di uno dei film di animazione più coraggiosi e originali degli ultimi tempi, in grado di mandare un messaggio forte su temi come la discriminazione sociale e il razzismo, che, volenti o nolenti, si sposavano bene con il tema della serata.
E’ sensato dunque che l’Academy abbia optato per il film Byron Howard e Rich Moore rispetto magari a “Kubo” o “La Tartaruga Rossa”, altro film in gara, collaborazione franco-giapponese con lo Studio Ghibli.

Incominciano le sorprese nei premi per gli attori.
Casey Affleck vince come miglior attore protagonista per “Manchester by the Sea”, rispetto al favorito Denzel Washington.
Nel suo discorso ringrazia il sopracitato attore per essere stato come un maestro per lui, ricambiato poi da un’iconica squadrata di quelle che solo Washington sa fare.
Emma Stone trionfa, invece, come miglior attrice protagonista per “La La Land”, vincendo su uno schierato esercito di concorrenti, tra cui Meryl Streep (che continua il suo record con la sua ventesima nomina) per “Florence” e Natalie Portman per “Jackie”.
Premio abbastanza discusso, ma d’altronde meritato per un’artista giovane in piena carriera artistica, che lei stessa d’altronde indica come un “incentivo a fare sempre meglio”.
Iconico anche il bacio di Leonardo DiCaprio mentre le consegna il premio.

Damien Chazelle vince infine il premio alla miglior regia per “La La Land”, che con i suoi 32 anni detiene ora il record mondiale come regista più giovane ad aver vinto un Oscar, regalando anche il sesto premio della serata al suo film.
Dopo aver già dato prova di grande talento due anni fa con Whiplash, pare chiaro che il futuro di Damien sia luminoso come le stelle del suo film.

Articolo su Oscar 2017Surreale l’assegnazione dell’ultima statuina, quella al miglior film.
Gran parte degli opinionisti e critici erano ormai sicuri che “La La Land” avrebbe portato a casa anche il settimo Oscar. D’altronde “La La Land” avrebbe effettivamente vinto il premio, se l’uomo che doveva consegnare il premio, l’attore Warren Beatty, non avesse ricevuto la busta sbagliata.
Sì, “La La Land” è stato proclamato vincitore del premio Oscar al miglior film.
Tutto il cast è salito sul palco, ma dopo tre minuti di discorso dei produttori, ecco che arriva l’errata corrige, e sarà il cast stesso a consegnare il premio al vero vincitore della serata: “Moonlight”, di Barry Jankins.
Il pubblico è rimasto di stucco davanti a una situazione completamente paradossale.
Il film guadagna così un record: la prima pellicola della storia ad aver vinto la nomination al miglior film dopo aver perso tutti i premi precedenti della stagione.
Più critici hanno esternato il proprio disappunto riguardo la sconfitta di “La La Land”, tra cui il critico Gianni Canova, dicendo che mentre nessuno si ricorderà di “Moonlight” tra un anno, dare il premio a “La La Land” sarebbe stata l’occasione d’oro per destinarlo all’olimpo dei cult moderni. Nulla da togliere comunque a “Moonlight”, film assolutamente eccezionale.

Si è trattata dunque di una cerimonia emozionante fino alla fine, con sorprese e situazioni paradossali e divertenti.
Non abbiamo citato gli ospiti speciali, ma particolarmente gradita è stata la partecipazione di Michael J. Fox che sale sul palco nella mitica DeLorean de “Ritorno al Futuro”, o la performance musicale di John Legend  con “City of Stars“ di “La La Land”.
Nell’attesa quindi della prossima cerimonia, vi ricordiamo che il vincitore al miglior film “Moonlight” è al cinema in questi giorni.
Nel caso fateci un pensierino, e magari fateci sapere cosa ne pensate se lo andrete a vedere.

 

Written by: Giulia Maurizi

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