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Arte

On Stage: vi porto alla mostra di Bob Dylan!

today9 Marzo 2023

Background
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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Blowin’ in The Wind” – Bob Dylan

È in corso al Maxxi di Roma -ormai dal 16 dicembre- la mostra Retrospectrum, la prima retrospettiva europea della storia dell’artista poliedrico Bob Dylan. 

Vi avevamo annunciato nei mesi scorsi questo evento che parte dagli esordi della sua carriera e si divide in otto sezioni per raccogliere cinquant’anni di attività del musicista. Cliccate qui per rileggere il lancio dell’evento. Ma non parleremo di musica perchè, il buon vecchio Bob, alimentato da una grande creatività, ha oltrepassato i confini della musica per dedicarsi al disegno, alla pittura, e alla scultura. Sono andato all’esposizione per voi e ve la racconto passo passo.

bob dylan
Ph. Cretids Lorenzo Poeta

Early Works: l’inizio

Nella prima parte della mostra si intende dare un’idea della realtà che circonda Bob Dylan, attraverso le sue prime esperienze nel mondo dell’arte. Queste illustrazioni, raccolte nel volume Writings and Drawings del 1973, accompagnano i brani musicali prodotti dall’artista tra il 1961 e il 1972.

Nella loro semplicità sono l’esempio più puro della sua esperienza visiva. Nel breve filmato che troverete nella sala vedrete proprio i dipinti sovrapposti alle citazioni del musicista.

dylan
Ph. Credits Lorenzo Poeta

The Beaten Path: nostalgici scorci

Proseguendo nella visita, ci ritroviamo spettatori di quei luoghi degli Stati Uniti che sono abbandonati e che rappresentano la vera essenza del paesaggio americano. Attraverso scorci di grandi città, motel, stazioni ferroviarie e strade abbandonate, l’artista vuole farci cogliere quel senso di desolazione che si prova davanti a paesaggi che fanno da sfondo alla nostra vita.

Così facendo Dylan instaura un rapporto intimo con chi osserva le opere. Attraverso le sue pennellate ci viene ricordato che nulla è eterno, e che la vita è un continuo cambiamento, anche se da fuori tutto sembra immobile. 

Ph. Credits Lorenzo Poeta

Mondo Scripto: tra musica e disegno

Siamo all’interno della psiche dell’artista: In Mondo Scripto vengono presentati alcuni dei suoi testi più famosi, accompagnati da personali illustrazioni. Collegando la parola scritta all’immagine, ci accorgiamo di quanto il nesso fra entrambe le cose sia importante. In questa parte della mostra il musicista ha cambiato alcuni versi delle canzoni per creare una nuova esperienza visiva.

Ph. Credits Lorenzo Poeta

Revisionist: tra vero e verosimile

In questa piccola sezione della mostra ci troviamo di fronte a esempi di quella che l’artista definisce Revisionist Art, ovvero la rielaborazione grafica di copertine di grandi testate giornalistiche, da Rolling Stone a Playboy, che diventano serigrafie.

Così sperimentando, Dylan parte da famose immagini mediatiche per creare una connessione tra arte visiva e design grafico. Attraverso la combinazione di diversi stili crea immagini provocatorie, chiaramente provenienti dalla cultura pop. Da quì, veicolare significati nuovi e prorompenti, è un attimo. 

bob dylan
Ph. Cedits Lorenzo Poeta

The Drawn Blank: Un diario illustrato

I dipinti raccolti in questa sezione appartengono a schizzi composti mentre Bob Dylan è in tour in America, Europa ed Asia. L’artista usava realizzare dei piccoli disegni da cui poi trarne ispirazione per i suoi dipinti.

Le opere che vediamo rappresentan le sue istantanee nella vita che, attraverso l’incontro di culture e luoghi sempre diversi, mette in scena la vita in strada. Dettagli, viuzze, oggetti abbandonati, angoli nascosti. Quello che nella normalità non ha visibilità, nei suoi dipinti acquista valore, forza e razionalità, rappresentando a pieno la società contemporanea.

Ph. Credits Lorenzo Poeta

New Orleans: Jazz e intimità

The New Orleans Series immortala il legame intimo e personale tra Bob Dylan e New Orleans, città natale del Jazz. In alcuni suoi angoli cattura i gesti e le abitudini dei cittadini con colori scuri e toni freddi. A simboleggiare un’epoca non troppo lontana di cui ancora si sentono gli echi.

Dato che la città si trova all’estremità meridionale della Route 61, nota anche come The Blues Highway, l’artista ha l’intento di comunicare le sonorità e il significato profondo dei brani Blues, attraverso i volti e i toni dei dipinti. 

Ph. Credits Lorenzo Poeta

Deep Focus: tra cinema e vita

Ispirandosi allo spirito documentaristico della fotografia e del cinema, l’artista si serve della loro capacità di “manipolare la realtà”. Attraverso una precisa scelta di inquadrature, Dylan ci offre composizioni ben precise.

In questi dipinti ci accorgiamo di come si serva di una precisa tecnica cinematografica in cui tutti gli oggetti sono messi a fuoco nello stesso momento. I suoi personaggi sono come sospesi all’interno della composizione, come dentro di un piccolo tableau vivant fotografato nell’attimo che precede al movimento. 

bob dylan
Ph. Credits Lorenzo Poeta

Ironworks: una realtà industriale

Sul finale si arriva alla zona in cui l’artista è nato, piena di fabbriche, industrie, operai e camion. Dylan recupera pezzi di macchinari, ingranaggi, strumenti e attrezzi del passato per comporre ringhiere, cancelli e mobili. Siamo nella fase più recente dell’opera del cantante, che si diletta nella scultura.

Gli oggetti che fanno parte di queste composizioni rimangono dei simboli nel tempo, dell’autenticità e della storia personale di Dylan. Attraverso la cultura del riuso, l’artista ci fa vedere come è possibile mettersi a nudo anche con oggetti utilizzati in modo ripetitivo, all’interno di una società votata alla produzione e al consumo. 

Sarà possibile visitare la mostra fino al 30 Aprile 2023. Se leggendo questo articolo siete stati spronati a visitarla, affrettatevi. Ne vale davvero la pena.

Scritto da Lorenzo Poeta

Written by: Redazione

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