Chi di noi da bambino non ha immaginato almeno una volta un aspirapolvere in grado di risucchiare soltanto le nuvole grigie di smog, o una magica spugna capace di assorbire esclusivamente il petrolio dagli oceani?
Per quanto fossero idee ingenue e scoraggiate dal progressivo abbandono del regno della fantasia nel nostro processo di crescita, la scienza ha appena trovato il modo di rendere reale almeno uno di questi incredibili marchingegni della nostra immaginazione: si tratta di Oleo Sponge, l’invenzione di uno dei più importanti laboratori nazionali degli Stati Uniti, l’Argonne!
Ciò che rende davvero interessante ed innovativa questa particolarissima spugna è la proprietà di riuscire a catturare qualsiasi traccia di petrolio ed altri prodotti petroliferi in soluzione acquosa senza impattare in alcun modo sul delicato ecosistema dei mari e soprattutto catturando anche quello situato più in profondità, cosa che nessun altro finora era stato in grado di fare.
Inoltre, va sottolineato quanto importante sia il fatto che con una singola Oleo Sponge si possano fare processi di pulizia praticamente infiniti: basta semplicemente strizzarla accuratamente in un serbatoio di raccolta per poi essere immersa nuovamente nella superficie interessata, abbattendo così i gravosi costi di pulizia e combustione che altri sistemi di smaltimento prevedono.
Insomma, un’alternativa pulita, economica, efficace ed efficiente alle attuali costose, nocive ed incomplete tecnologie standard del settore quali disperdenti chimici o le maggiori tecniche di combustione di oggi.
Di seguito troverete un video in cui vi verranno illustrate concretamente tutte le capacità di Oleo Sponge:
Come ci insegna la Storia, periodicamente accade che, quando una porzione di persone vive la propria quotidianità entro i saldi muri di determinati canoni, regole, pressioni e convenzioni sociali, si vadano a creare degli attriti, dei momenti di frizione, e che tra tanti volti chini nei loro sforzi di adeguarsi ad un conformismo coatto, uno tra tutti alzi la testa e faccia sentire il proprio “basta!”. È esattamente quel che […]
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