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Officina dell’arte: Mind Blowin’ Backgrounds

today19 Gennaio 2023

Background
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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Four Out Of Five” – Arctic Monkeys

Se state leggendo questo articolo, una nuova certezza si aggiungerà alla mia vita: avete un cellulare o un computer. Per estensione, il vostro affare avrà anche uno sfondo, che sia del desktop o della schermata home non importa. Qualunque immagine sia, uno sfondo è uno sfondo. Nei cellulari, nei computer e persino nei quadri sono spesso lasciati a loro stessi, vittime di occhiate veloci e noncuranti dell’impegno che c’è dietro. Ma oggi non vi parlerò di uno strano quadro di Renoir, nel cui sfondo si annidano segreti e misteri, ma dei “Looney Tunes”.

Crisi

Lo ammetto, non sono proprio cartoni che guardavamo da piccoli – io, ad esempio,  sono cresciuto a pane ed Adventure Time – quindi, da parte vostra, un attimo di “ok questo è di fuori” ci può stare. Per ora sappiate che sono una serie di cortometraggi animati, i quali hanno lanciato in tutto il mondo i personaggi di Bugs Bunny, Daffy Duck, Willy il Coyote, Beep Beep insomma, tutta la Warner Bros. Nel caso non vi siate ancora fatti un’idea, bastano due parole: colori e suoni. Da Willy il Coyote che salta in aria con la dinamite, a Bugs Bunny che fa cadere un macigno in testa a Taddeosuo acerrimo nemico – tutto è descritto in modo acceso e terribilmente esagerato. – Come, in futuro, si farà per Leone il Cane Fifone.Cosa succede quindi, nel momento in cui mettete in pausa al momento sbagliato?

Background di Haredevil Hare, 1948
Haredevil Hare, 1948

Letteralmente il vuoto cosmico, nella scena e dentro di voi. L’unico protagonista è lo sfondo stesso, che da fondale per gli attori diventa il focus della situazione, e passa quindi da uno stato di moto frenetico a quiete più totale.

Aspetta aspetta, fino a cinque secondi fa stavo guardando un papero scappare dai marziani mentre lanciava le peggio bestemmie in quaquaquaese, ed ora mi ritrovo davanti a questo?

Dirà dunque il vostro inconscio, ancora spaesato per questa situazione. Tranquilli, è normale. L’effetto è dovuto proprio all’assenza di personaggi in un luogo “progettato per loro”, ed all’incredibile lavoro che c’è dietro, nonostante sia – e ripetiamolo – solo uno sfondo.

Studio

Le fonti di ispirazione per questi piccoli capolavori sono due: le voci nella testa dell’artista stesso e le opere d’arte del primo ‘900. – Amici di quinto, avete appena sbloccato i Looney Tunes all’esame di maturità, mi ringrazierete a ricreazione. – Se della prima motivazione si può dire molto poco, in quanto, ironia a parte, fa leva semplicemente su creatività e bravura, della seconda ci sono numerose prove a favore.

La Sussistenza della Cicoria. Non lo so, non ho ancora fatto Dalì.

Salvador Dalì, a voi il king del surrealismo, il boss degli orologi squagliati ed il CEO del “l’importante è che la gente non capisca cosa sia”. Questo quadro, intitolato “La Persistenza della Memoria” ed esposto al Museum of Modern Art è l’apice dell’arte surrealista, di cui il nostro amico fu peraltro il massimo esponente.

Background di Dough For The Do-Do, 1949
Dough For The Do-Do, 1949

Sfondo numero 453, deserto, oggetto perturbante sullo sfondo ed un accenno di vegetazione. Ovviamente, la Warner Bros, che ha letteralmente convissuto con l’artista spagnolo, non voleva fare un lavoro di copiatura 1:1, ma ha citato tutta la corrente artistica in un semplice, elegante background. Questo però non basta come prova, e la mia professoressa mi avrebbe già tirato un libro a velocità Mach 20.

Background di To Hare Is Human, 1956
To Hare Is Human, 1956

La sala da pranzo di Bugs Bunny. Sedia e cornice del quadro rimandano all’Art Nouveau. La colazione è letteralmente un’opera minimalista. Il quadro rappresenta delle carote in stile cubista. Scacco matto professoressa: il coniglio si dimostra essere una persona molto colta a livello artistico, come d’altronde lo sono i creatori dell’arredamento, di cui è arrivato il momento di parlare.

Condivisione

Nella creazione degli sfondi dei cartoni in 2d ci sono due principali addetti ai lavori: i layout artist ed i background artist. I loro ruoli sono semplici: i primi fanno la bozza dello sfondo su carta, con tanto di indicazioni per luci ed ombre, chiaroscuri e accenni sulla profondità, mentre i secondi operano la magia e trasportano tutto nel mondo dei cartoni, ultimando il progettino.

Background da costruire

Con una ricerca, che vi richiederà un picosecondo della vostra esistenza, scoprirete che, durante il boom dei “Looney Tunes” il più grande background artist di Warner Bros era un tale chiamato Maurice Noble. Ex disegnatore della Disneyvedi Dumbo e Fantasia – ha cambiato radicalmente il suo stile dopo essere entrato in WB. Se da mamma Disney lo sfondo era precisione, minuzia dei dettagli e realismo, da papà Warner la filosofia era la seguente:

“If characters are nothing else but caricatures, then the backgrounds will be so.”
-Tutti, alla Warner

La Disney, infatti, ha sempre avuto una facciata esteriore di eleganza nei suoi cartoni animati, basti pensare a “Cenerentola”, nella quale non c’erano esplosioni di trinitrotoluene ogni 10 secondi o cacciatori impazziti. In un mondo però dove l’esagerazione fa da padrona, che senso avrebbe utilizzare degli sfondi troppo formali? Nessuno, appunto. Dopo questa breve digressione, e prima di concludere, voglio precisare una cosa: Maurice Noble era solamente un artista, un solo individuo in una casa d’animazione che fatturava milioni di dollari. Guai dimenticarsi chi, al suo fianco, ha reso possibile tutto questo. – E, tra l’altro, l’ha detto pure Zerocalcare di recente.

“I cartoni hanno bisogno degli sfondi, gli sfondi non hanno bisogno dei cartoni.”
Matthijs Van Mierlo

Niente di più vero: una storia senza ambientazione è vuota, spoglia. L’ambientazione di questa storia invece, se lavorata con attenzione e passione, può trasmettere tanto, ed in un modo totalmente inaspettato.

background di Rebel Rabbit, 1949
Il mio preferito, Rebel Rabbit, 1949

Dato che i “Looney Tunes” sono in produzione – quasi – ininterrotta dal 1930 circa, sarebbe folle cercare lo sfondo migliore, ma una santissima pagina instagram li sta raccogliendo tutti. Un’immensa galleria d’arte nella quale chiunque può frugare tra questi reperti antichi, e arrivare alla conclusione che uno sfondo, forse, è anche meglio del primo piano

Scritto da: Alessandro Vitrano

Written by: Aurora Vendittelli

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