Young ASCOLTA LA DIRETTA
Deep
Relax
Passion
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “La cavalcata delle Valchirie” – Richard Wagner
Dietro ogni opera d’arte c’è qualcosa: un pensiero, un’idea o un’ispirazione che l’ha resa tale. La ricerca della vera percezione ottica ha dato vita all’impressionismo; della realtà interiore all’espressionismo ed infine di fare arte e stop al Dadaismo. C’è stata però una corrente artistica che, come base, aveva solo la bellezza: l’Art Nouveau è il tramonto della sobrietà e l’alba della crisi.
L’Art Nouveau si è originata nel periodo di splendore e felicità che, in seguito alla Prima Grande Guerra, è stato malinconicamente rinominato Belle Epoque. In questo contesto di spensieratezza nasce, nei lavoratori, la volontà di dare valore alla produzione industriale, serializzata e spenta con la prima Rivoluzione Industriale. E quindi, perché non creare una sedia con dei motivi curvilinei, e decorare in modo sobrio e delicato la stoffa che ricopre il cuscino? Perché non creare un fermacarte che, invece di essere un blocco di marmo grigio, abbia la forma di qualche animale esotico, come un elefante o un pappagallo?
L’Art Nouveau ha prodotto quelle classiche cianfrusaglie che si trovano la mattina a Porta Portese per due spicci, ma che hanno un tocco di originalità e creatività che non le lascia a loro stesse, anzi. Grande successo ebbe poi la stampa: in un momento nel quale la bella vita era ormai un concetto ben incastonato nella società, i locali, teatri e cinema dell’epoca facevano largo uso di manifesti per farsi pubblicità, prodotti in serie e con grafiche realizzate ad hoc per le occasioni.
Ma questa è solo la punta dell’iceberg dell’ultimo movimento artistico che ha coinvolto l’intero pianeta.
L’Art Nouveau è stato globale non solo a livello di diffusione sociale, ma anche artistica, non limitandosi a semplici arredi casalinghi. In Francia, Hector Guimard rese gli ingressi delle metro di Parigi uniche e riconoscibili nel contesto cittadino. Invece di mettere un palo con una “M” bianca su sfondo rosso, pensando di aver avuto una buona idea, decise di sfruttare l’industria commissionando delle strutture in ghisa curve e armoniose, unite da vetro nervato.
In Spagna abbiamo un esempio ben più noto: Antoni Gaudì. Sicuramente avrete visto la foto di uno degli edifici da lui progettati, come Casa Battló, Casa Milà o la Sagrada Familia. Prima che fosse ridotto ad una sottiletta per colpa di un tram, l’architetto – matto scocciato – aveva immaginato ogni singola parte delle case come degli animali, che oggi prendono vita nelle visite guidate grazie alla realtà aumentata.
Infine, qui in Italia l’Art Nouveau prende il nome di stile Liberty o Stile Floreale, che caratterizza tutto il quartiere Coppedè – giuro che esiste – a Roma, o a Porta Venezia nella city di Milano.
Chiudiamo l’espansione dell’Art Nouveau con uno degli autori più famosi nell’ultimo periodo: Gustav Klimt. Reduci da una sua mostra colossale a Palazzo Braschi, l’artista viennese ha impreziosito tutti i suoi quadri con vere e proprie decorazioni in oro. Nato orafo e morto secessionista viennese, i soggetti da lui preferiti erano femme fatale appartenenti alla mitologia, come Giuditta, Salomé e Carlotta.
Oltre ai semplici colori unisce quella chicca in più, non richiesta da nessuno ma gradevole alla vista, come una piccola gemma, un colore più acceso o lo sguardo seducente di una donna con una testa mozzata in mano. L’Art Nouveau è stata l’ultima rivoluzione in ambito artistico prima di una colossale crisi. Se pensiamo a quanto saranno poi complesse le correnti artistiche, realizziamo la vera bellezza di una linea curva, di un fermacarte a forma di elefante, o del vetro colorato dei bicchieri. La vera bellezza può contemporaneamente essere contorta e profonda, o semplicemente bella.
Written by: Alessandro Vitrano
© 2023 voicebookradio.com Cod.Fiscale 97824430157 - P.Iva 10494570962 - Licenza SIAE n.6671 - anno 2023
Post comments (0)