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Ode all’albero brutto: Zerbino a Torino

today13 Dicembre 2021

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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: ”All I Want From Christmas Is You” – Mariah Carey

Il Natale si avvicina e porta gli alberi in tutte le piazze d’Italia. Capolavori architettonici inaugurati da sindaci sorridenti pronti a dare un aspetto più gioioso alle giungle di cemento. Un segno roboante, ma al tempo stesso elegante, che ricorda ai cittadini che sono ancora in ritardo per regali a parenti che nemmeno sopportano. Pochi giorni di shopping frenetico, le visite a tutte le estensioni familiari e forse la meritata vacanza. Intanto l’albero è lì, che troneggia su tutti.

albero

Ma l’albero perfetto e dignitoso è sopravvalutato. Dà un’immagine patinata del Natale, quella da pubblicità del Pandoro, del “si è tutti più buoni”. Il Natale non è così, è fatto di gioie, imprevisti, piccole storture.

Se l’albero deve essere un simbolo, allora dev’essere storto, spelacchiato, brutto. Così ridicolo nel suo essere imprevedibile che fa il giro e diventa bello.

Il primato di quest’anno non lo conquista Roma con la sua dubbia combinazione di colori e nemmeno Napoli con le sue luminarie “pacchiane”. La vincitrice di quest’anno forse è Torino, la città che presto sarà al centro dell’Europa in vista dell’Eurovision 2022. I cittadini sono stati lapidari e gli hanno dato un soprannome decisamente meno affettuoso di Spelacchio: Zerbino.

Ben 90mila euro per un albero che ha fatto il giro di tutto Internet: chi l’ha chiamato broccolo, chi cono gelato. Un’opera d’arte sicuramente incompresa, che da spento non rende assolutamente. Infatti qualche giorno fa il “campo da tennis verticale” è stato finalmente illuminato e regala alla piazza… il carnevale. Già, perché da acceso il povero Zerbino diventa Arlecchino, o un cono gelato molto patriottico.

Ai torinesi vogliamo dare una pacca sulla spalla e una promessa: presto sentiranno la mancanza di Zerbino. Questa è la bellezza dell’albero brutto: una volta che va via, ne senti la mancanza.  

Written by: Mariahelena Rodriguez

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