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Turismo

Occhio al controllore, il braccio “armato” della mobilità pubblica

today12 Agosto 2021

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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “68” – Ernia

“I controllori a Berlino, specialmente di notte, non sono proprio dei tipi accomodanti!”

-H., un amico molto sfortunato

Questo periodo dell’anno, per alcune categorie di persone sembra quasi il Paradiso, chiedere ai pochi sopravvisuti in giro in automobile in città quant’è facile trovare parcheggio…

Per i poveri, soliti auto-sprovvisti invece, che sia vacanza o scialbo galleggiare in città, i mezzi pubblici rimangono la solita oasi di (sur)realtà.

Metro, autobus, corriera che sia, per i più malandrini lo spettro dei controllori è sempre una pulce nell’orecchio.

Ed è qui che una molteplicità di talenti, talvolta ingiustamente trascurati nella vita di tutti i giorni, vengono riscoperti.

Prime fra tutti, osservazione e capacità di adattamento, perché le divise e persino i comportamenti cambiano di luogo in luogo.

Poi, saper improvvisare ed essere diplomatici, perché a volte aver ragione potrebbe non bastare…

Per esempio, è ciò che è successo ad H. e A., due amici già presenti su questo blog tra le vie di Mentre Cammini.

Mentre tornavano a casa dal centro infatti, si sono imbattuti in una coppia di controllori…

Il problema è che il biglietto che garantiva entrambi i passeggeri era sul comò, ben lontano da loro e, causa telefono scarico e degli umori non proprio equilibrati, il tutto si è concretizzato in una doppia multa da sessanta Euro, ridotta a dodici complessivi.

Morale della favola, che stiate andando in centro in autobus o al mare in corriera, tenete sempre pronto in tasca un biglietto e i controllori saranno solo un’inezia burocratica!

Written by: Ruggero Roccasecca

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