Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “Windows 95 sound – Brian Eno”
Il 15 ottobre 2019 è stato reso noto che lo scorso 6 settembre l’Italia ha ottenuto un grande primato in campo medico. Nell‘Istituto ortopedico Rizzoli a Bologna si è, difatti, effettuato il primo trapianto di vertebre ad un paziente, operazione mai svolta prima d’ora.
L’intervento è stato reso possibile dalla Banca del Tessuto Muscolo-scheletrico dell’Emilia Romagna, che ha trattato le vertebre di un donatore, e da Alessandro Gasbarrini, direttore della Chilurgia a indirizzo ontologico e degenerativo del Rizzoli che ha guidato l’equipe di medici per svolgere l’operazione.
Al paziente, un 77enne affetto da cordoma, ossia un tumore osseo maligno, sono state trapiantate quattro vertebre umane, quando in precedenza si utilizzavano pezzi del femore o protesi in titanio, che avrebbero complicato i trattamenti per il tumore. L’operazione ha avuto un esito positivo e, dopo 15 giorni di controlli generali e settimane di fisioterapia, il paziente è potuto tornare dai suoi cari.
“Solo perché nessuno l’ha mai fatto con successo non vuol dire che non si possa fare” o forse è meglio dire “anche l’impossibile è possibile”? Una frase scontata e poco credibile, un cliché. Ma ci è appena stato dimostrato da questo gruppo di chirurghi che se si crede nelle proprie abilità e in chi ci guida anche l’impensabile diviene possibile.
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