I cambi di rotta della maturità
Durante la lettura del brano si consiglia l’ascolto del brano “Gnarls Barkley – crazy”
Un anno fa iniziò il discusso processo di modifica della struttura dell’esame di maturità a opera dell’ex ministro dell’istruzione Bussetti: dall’aleatoria trovata delle tre buste per mettere in condizione lo studente di dover “improvvisare” collegamenti nozionistici usando il filo logico delle sua preparazione quinquennale alla soppressione inaspettata e contro intuitiva della traccia storica alla prova di italiano, in un paese che, della storia (in particolare della propria) è disperatamente ignaro.
Tutto andò secondo l’ordine delle cose: cancellato il concetto stesso di tesina dall’orale, un’intera “generazione studentesca” si è ritrovata a dover pescare una foto, una frase o un nome come fosse una lotteria della conoscenza, finendo spesso per andare a creare (non per forza con una accezione negativa) improbabili risultati sottoforma di collegamenti ambigui fra un argomento e un altro appartenenti a campi diversi, fortunatamente giovati dalla sensibilità degli ispettori di commissione che in generale hanno aiutato i maturandi.
Tutto ciò fino alla inaspettata serie di dichiarazioni da parte del ministro Fioramonti (che si ricorda si era impegnato di lasciare intatta la maturità al fine di favorire la transizione da una situazione a all’altra) risalenti a ieri giovedì 21 novembre e relative ad una radicale virata: la maturità sarà oggetto di un ulteriore modifica, con un decreto che vedrà la cancellazione del sistema a estrazione e la reintroduzione della prova di storia. La notizia, fulmine a ciel sereno, tuona nel mondo scolastico: niente più presidenti di commissione che preparano buste o personalità di spicco del mondo intellettuale e accademico che spediscono spassionate petizioni sottolineando l’importanza della nostra identità e che un paese che non ricorda il suo passato non può avere un futuro.
Abbiamo fatto una correzione di rotta, con interventi solo formali e che percui rispettano la struttura del colloquio. […] Ai maturandi suggerisco con il cuore di prepararsi al meglio, di affrontare lo studio con passione.
Ministro dell’istruzione Fioramonti
Quindi un giusto e sensato passo indietro o un’altra incoerente rivisitazione dell’ultima tappa del percorso didattico? Facci sapere la tua idea.
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