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Notizie Gentili: Strano vero

today18 Marzo 2023

Background
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Soundtrack da ascoltare durante la lettura:“Stuck In The Middle With You”- Stealers Wheel

Ultimamente alcuni spacciatori di complotti hanno provato a negarlo, ma i dinosauri sono tutt’altro che implausibili: nonostante le loro dimensioni, sono dei rettiloni che si sono adattati a ricoprire la maggior parte delle nicchie ecologiche esistenti. Per dare una mano ai nostri amici complottari, quindi, ho deciso di farvi vedere tre animali che sembrano veramente inventati a tavolino per quanto siano caotici.

Lo Yi Qi

Iniziamo con un mostriciattolo che non è molto no-sense, ma sembra tutto quello che non è. Nel loro lungo arco evolutivo, i rettili, hanno sperimentato molte forme volanti: pensiamo agli pterosauri o al gruppo di dinosauri che ha dato origine agli uccelli moderni. Nonostante lo Yi Qi sia un rettile volante, però, non fa parte di questi gruppi più noti, ma di uno dei tanti rami morti del cespuglio evolutivo. 

uno dei rettili volanti
Ormai vivo solo per la paleoarte

Abitava le foreste pluviali e i laghi dell’attuale Cina. Dato che non era un grande predatore non poteva permettersi di vagare per il sottobosco, che brulicava di predatori molto più minacciosi. Dovette, quindi, sviluppare una soluzione per passare da un albero all’altro indisturbato. Nonostante sia fatta di tessuti molli, e quindi non conservabili, sappiamo dell’esistenza di una membrana alare grazie a delle sue impronte lasciate nel fango fossile. Non abbiamo, però, tracce dei muscoli, quindi possiamo ipotizzare che non volasse sbattendo le ali, ma planasse solamente. Questo è un caso modello di convergenza evolutiva con animali come pipistrelli e scoiattoli volanti che, peraltro, occupano la sua stessa nicchia ecologica di insettivori

L’Atopodentato

uno dei rettili marini
La ricostruzione più moderna dell’Atopodentatus

Negli oscuri mari del Triassico Medio si aggirava un viscido rettile marino di circa 3 metri. Molto inquietante finché non si scopre che era fondamentalmente una vacca di mare. Fino al 2016 gli scienziati, però, pensavano che l’Atopodentatus fosse un grande filtratore, come le balene per intenderci. Questo errore era dovuto al cattivo stato di conservazione del primo fossile ritrovato che faceva intravedere una sorta di bocca “a cerniera”, da qui il suo nome. Dopo un secondo ritrovamento, però, fu tutto più chiaro: la mascella non era in verticale ma, banalmente, in orizzontale rendendo una forma simile ad un rastrello.

prima ricostruzione di uno dei rettili marini
Questa, invece, è la prima ricostruzione

Questo tipo di bocca rende molto probabile un tipo di alimentazione a base di alghe di fondale, molto facili da raschiare con questo adattamento.

Il Talassocno 

Vi sto per presentare una delle cose più contorte partorite dalla zoologia: il Talassocno è un bradipo gigante di mare. Ho già detto tutto ma fatemi spiegare. Potrebbe già essere assurdo, ma nell’epoca della megafauna pleistocenica erano molto comuni in sudamerica un gruppo di cugini dei bradipi moderni alti fino a 4,5 metri. Uno di questi gruppi, che abitava le coste meridionali del Perù, venne messo in difficoltà dall’origine del deserto di Atacama, che oggi occupa quelle aree. Si spinsero, quindi, verso le ricche aree dell’ecosistema costiero di Pisco. Lì si cibarono delle alghe portate a riva dalle onde, ma si adattarono a immersioni sempre più lunghe per poter accedere a quelle ancora vive, diventando, di fatto, semi-acquatici

dubito che sia uno dei rettili...
Sembra un frame di Abzu

Tra i vari adattamenti a questo comportamento troviamo un accorciamento del pelo, che diventò simile a quello delle otarie, e l’irrobustimento dei denti, per masticare la sabbia, ma non la pachiostosi, comune tra i mammiferi acquatici. Questo è un ispessimento delle ossa che servea restare sommersi e non galleggiare fino a quando è necessario. In questo caso infatti, i talassocni, sfruttarono i poderosi artigli che avevano prima dell’avventura marina per aggrapparsi al fondale.

Questi animali quantomeno singolari ci dimostrano che non tutto quello che sembra una fake news lo è e non tutto quello che sembra decisamente plausibile è affidabile -vedi i rinogradi-.

Scritto da: Flavio Gentile

Written by: Aurora Vendittelli

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