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Notizie Gentili: Polonia: “Tra Germania e Russia”

today26 Aprile 2023

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Soundtrack da ascoltare durante la lettura:“Ballo Excelsior: Marcia delle Nazioni”- Romualdo Marenco

Tutti, quando si accenna alla storia della Polonia, pensano ai Tedeschi; ai Russi; agli Ebrei;a come non è andato tutto perfettamente. Nella storia che vi racconterò ci sono tutte queste cose, ma il periodo non è quello di Mr. Baffo.

Le opinioni contano fin troppo

La Polonia, infatti, nonostante venne tolta dalla naftalina dopo la Grande Guerra, ha un passato da grande potenza che inizia nel 1569 con gli Accordi di Lublino. Questa era la fine di un lungo processo di unificazione tra il granducato di Lituania e il regno di Polonia.

Dov'è la Polonia?
Thick

Questi accordi stabilirono anche le Libertà Auree: le leggi a cui doveva sottostare il re. Questo titolo, però, non era ereditario, ma elettivo, come nel Sacro Romano Impero, però su una scala leggermente più larga. A fronte degli 8 elettori tedeschi, l’elezione del re polacco era affidata al Sejm, una Camera Bassa composta da circa 1 milione di cittadini a cui bastava essere uomini, cristiani e minimamente benestanti per essere accolti. Per di più la “Libertum Veto” garantiva ai deputati della Camera Alta, nell’ordine delle centinaia tra vescovi e funzionari, di poter bloccare qualsiasi riforma proposta dal re. Veto, però vuol dire che non decide la maggioranza: deve esserci l’unanimità. Adesso, non vi racconto come, tra processi burocratici lunghissimi e lo zampino di qualche nazione nemica, era tutto molto lento. In breve tempo la Polonia restò indietro mentre i suoi avversari la guardavano con la bava alla bocca. Austria, Russia e Prussia -protogermania per intenderci-, infine,  tirarono delle linee sulla cartina e in 3 comode rate -1772, 1792 e 1795- la Polonia non esisteva più.

Croce e Stella di David

Da sempre i polacchi hanno fatto del loro cattolicesimo un discriminante con i russi, ortodossi, dichiarandosi “Scudo della Cristianità” contro i barbari dell’oriente. Nonostante questo, però, una delle Libertà Auree era proprio quella religiosa, quindi, la Polonia fu, fin dalla sua fondazione, una spiaggia sicura per le minoranze perseguitate. Gli ebrei, dopo le varie diaspore dall’Europa Occidentale, affluirono in massa, raggiungendo e superando il 10% della popolazione. Presto, però, si sviluppò nella popolazione contadina un forte sentimento antisemita dovuto al ruolo di funzionari e esattori che esercitavano nella società. Questo crescente odio si realizzò nel XIX secolo in numerosi pogrom e linciaggi.

Uno dei mitici ussari alati della Polonia
Uno dei mitici ussari alati polacchi

La cultura collettiva polacca, sotto lo stivale degli oppressori, mutò e, al posto dell’ascendenza mitica dai Sarmati, popolo di guerrieri imbattuti, si avvicinò alla figura di Cristo che, per raggiungere la completa magnificenza, dovette morire, come la nazione polacca. Questo fervore culturale si manifestò in molti intellettuali come Chopin e Mickiewicz, che, però, vennero pesantemente soppressi, soprattutto dagli Zar russi. Anche se successivo, fu simbolo di questo il massacro di Katyn’ del 1941, in cui l’intellighenzia polacca venne sterminata dai sovietici.

Essere polacchi 

Dopo la rifondazione la Polonia dovette subito ricacciare un’invasione dell’USSR e, a sorpresa, ci riuscì nel cosiddetto miracolo della Vistola. Questo, comunque non garantiva una pace duratura e questo era chiaro a tutti, compreso il dittatore Jaruzelski. Il nuovo governo,  peró, nonostante volesse stringere alleanze anti-comuniste e anti-naziste con i suoi vicini, esagerò un po’ troppo con le politiche nazionaliste che volevano seguire l’idea della “purezza della polanità”. Diciamo che sterminare tutte le minoranze di confine non fu una grande arma diplomatica. Dopo il disastro umanitario della Seconda Guerra Mondiale, in cui la Polonia soffrì moltissimo, la repubblica divenne uno dei satelliti di Mosca, pur godendo di maggiori libertà grazie alla sua grande importanza strategica. Nonostante questo, i polacchi svilupparono in questi anni un profondo odio per i russi che possiamo osservare anche nel contesto del conflitto con l’Ucraina. 

Andrzej Duda, attuale Presidente della Polonia
Andrzej Duda, attuale Presidente polacco

Pur volendo uscire dalla sfera russa, la Polonia, non si è ancora lasciata andare all’integrazione europea a causa della sua profonda xenofobia. Non importa quanto legata sia la sua economia con quella tedesca, i due stati non si fidano ancora a vicenda a causa della dipendenza energetica dalla Russia. In questa diffidenza e nei forti investimenti militari i polacchi sono affiancati dagli USA, che sembrano il loro alleato naturale. Il futuro della Polonia sembra incerto, con un incrocio a tre strade imminente: una maggiore presenza nel contesto europeo, la creazione di un altro polo di nazioni esteuropee -sul modello del cerchio ottieni turco- oppure un riavvicinamento a sorpresa alla sfera russa. Al momento l’ultima opzione sembra impossibile e la seconda suicida, ma nulla è mai certo e scontato.

Scritto da: Flavio Gentile

Written by: Aurora Vendittelli

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