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L’indice che di solito si usa per capire se un pianeta è abitabile o meno è la presenza di acqua. Insomma, nessuno si aspetterebbe che uno dei progetti di colonizzazione più concreti che stanno portando avanti NASA e ESA sia diretto a un pianeta i cui unici specchi d’acqua sono costituiti da metano liquido.
Titano è abbastanza simile al nostro pianeta. Questa luna di Saturno, infatti, è di poco più piccola di Marte e, quindi, ha una massa sufficiente a trattenere un’atmosfera. Oltretutto è fatta principalmente di azoto -come quella della Terra. Anche la sua superficie ha tutto quello che serve: montagne, spiagge, vulcani, dune, fiumi e mari. L’unico problemino è, oltre alla totale mancanza di ossigeno -che è un dettaglio-, la temperatura media al livello del mare di -180°. Alcuni ipotizzano anche che, come in molti altri satelliti esterni alla fascia degli asteroidi, ci sia una massiccia presenza d’acqua sotto la crosta.
Oltre ad avere un notevole aspetto scenico, questi laghi di idrocarburi impattano moltissimo sull’ecosistema del pianeta dato che coprono una superficie molto ampia -quasi simile a quella del Mar Mediterraneo-. Si ipotizza addirittura che ci sia un ciclo vitale dell’ecosistema,simile a quello dell’acqua sulla Terra ma costituito da metano. Questa è una scoperta molto importante perché è l’unico altro caso di un sistema attivo a base di carbonio, l’elemento basilare per vita come la conosciamo noi.
Come al solito è improbabile che troveremo il classico alieno verde, ma va detto che anche i batteri sono una forma di vita. Ultimamente sono stati ipotizzati degli organismi che, al posto di respirare ossigeno, respirano idrogeno, abbondante nell’atmosfera del pianeta. Anche se a noi sembra assurdo, infatti, bisogna ricordarsi che non avrebbe senso se una vita evoluta in condizioni diverse dalle nostre funzionasse esattamente come noi. L’unico grande problema resta, quindi, il freddo. La comunità scientifica ritiene molto improbabile lo sviluppo della vita a queste temperature che rallenterebbero troppo i processi vitali del metabolismo. Per esempio, dopo aver mangiato moriremmo di fame durante la digestione.
Dopo la missione Huygens, che ha scoperto tutte le informazioni dettagliate che sappiamo sul sistema di Saturno, le mire di esplorazione si sono spostate molto verso questa bizzarra luna. Soprattutto la NASA e l’ESA, hanno investito molto sulla ricerca per delle sonde esplorative di Titano. Ovviamente i primi tentativi sono stati un flop, ma -finalmente- nel 2026 partirà la sonda Dragonfly.
Dragonfly sarà una sonda-robot autopilotata a energia solare. Questo veicolo spaziale si muoverà svolazzando come una libellula -dragonfly in inglese, appunto-. Questo sarà possibile grazie alla combinazione della densità dell’atmosfera -che gli permetterà di planare- e della scarsa gravità -che gli consentirà un facile decollo- di Titano.Per ora non c’è nessun progetto di colonizzazione ma -come al solito in queste cose- non ci resta che aspettare.
Scritto da: Flavio Gentile
Written by: Aurora Vendittelli
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