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Cultura

Niente canguri in Austria!

today3 Marzo 2022

Background
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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Kangaru” – Lorella Cuccarini 

Non sarò sicuramente l’unico che, da bambino curioso, o da adulto annoiato, si sia domandato perché due nazioni così distanti e diverse, Austria ed Australia, abbiano un nome così simile.

Sono sicuro di averci pensato da bambino, ma non era ancora l’epoca degli smartphone e di qualsiasi nozione a portata di click e devo aver risolto il dubbio alla vecchia maniera: smettendo di pensarci.
La domanda mi è tornata in mente di recente, quando ho mandato in vacanza i miei a Vienna, in Austria, e sono tornati con uno dei souvenir più classici dopo le note palle di Mozart: una maglietta con scritto “No Kangaroos in Austria”.

In realtà la curiosità più gustosa da soddisfare, almeno per me, sarebbe vedere la faccia che fece il primo austriaco a cui un turista un po’ alticcio, o spaesato, o magari terribilmente sbadato nel prenotare voli aerei, ha detto “bellissime le vostre Alpi, ma i canguri dove sono?”.

Beh, anche vedere la faccia di un turista che ha prenotato un viaggio in Austria credendo di andare in Australia non sarebbe affatto male: “Ma come: solo un’ora di viaggio? Li fanno sempre più veloci questi aerei…”

Austria

Purtroppo di quel momento storico non ho trovato testimonianze -ma se tu sai dov’è il video gira il link alla nostra redazione!- e dobbiamo accontentarci delle conseguenze che quella domanda ha avuto sul mondo: le famose magliette col canguro.

Mentre forse uno che è volato nel paese sbagliato se cerco bene lo trovo pure…

Perché due nomi così simili?

Però possiamo soddisfare la curiosità più profonda, quella alla base di tutto: perché i due paesi hanno nomi cosi simili? Cosa hanno in comune? 

Iniziamo dalla fine: niente, non hanno proprio niente in comune, neanche nel più piccolo elemento del loro etimo.
E questo ci porta alla prima domanda, perché allora sono così simili, come fanno a somigliarsi?
La risposta è “una risposta del caso”, perché le parole fanno dei giri strani, prendono vie che non ti aspetti e a volte finiscono per incrociarsi e sovrapporsi, in tutto o in parte, e non c’è un motivo preciso, un regola fissa: va tutto un po’ a caso.

Omonimia o assonanza? 

Quando parole di origini diverse finiscono per avere la stessa forma c’è un nome specifico: si tratta di omonimia -stesso nome-, come nel caso di “miglio” -unità di misura o cereale- o “tasso” -animale di bosco o interesse su di un capitale-.

Quando invece finiscono per assomigliarsi senza essere scritte né pronunciate identiche, si tratta solo di assonanze, che però possono portare a riflessioni interessanti, oppure ad una linea di magliette scherzose, memi ecc.

L’Austria

Nel caso specifico, Austria è il nome che noi italiani, assieme a spagnoli, inglesi e francesi, abbiamo affibbiato al paese che gli austriaci e i tedeschi chiamano Österreich, in tedesco “Regno dell’ Est”. Era uno dei regni più ad est nel sacro romano impero. Quella strana “Ö” ci era un po’ difficile da dire e abbiamo storpiato Öst- in Aust-.

L’Australia 

L’Australia invece deve il suo nome all’ Austro, cioè ad un vento che soffia da sud e per cui gli antichi avevano nominato “australe” tutto quello che stava molto “a sud”: dunque gli europei che la scoprirono le dettero il nome di Australia.

AustriaInsomma: vedere due parole tanto simili e chiedersi di primo acchito quale sia il nesso, dando quasi per scontato che ve ne sia uno, è certamente una cosa comune a quasi ogni persona ed è dovuto al fatto che abbiamo un cervello programmato per categorizzare, individuare schemi, tendenze, modelli e quando possibile, dedurre una regola.
È una tendenza che è stata vitale nella nostra evoluzione e che ci è indispensabile a capire il mondo, perché la possiamo applicare a qualsiasi campo, dalla medicina alla sociologia, dall’astronomia alla geologia, oltre che a cose che ci toccano ogni giorno, come le parole.

Se ancora non hai deciso in quale ambito impiegare il tuo cervello nei prossimi anni, ragionare sulle parole ti può essere utile in tre modi: tiene allenato il tuo “detector mentale” di schemi, ti porta spesso a imparare nozioni curiose su personaggi o fatti storici, ma soprattutto ti insegna che a volte non c’è uno schema, un nesso o una regola… a volte comanda il caso e il nostro cervello si deve rassegnare!

Come appunto per Austria ed Australia, che non hanno alcun legame nonostante le prime 5 lettere siano identiche… ah no aspetta: entrambi i nomi sono legati a due punti cardinali, Est e Sud!
E anche oggi il mio cervello è soddisfatto…

Written by: Emiliano Venanzini

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