Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “Intro – The xx”
La bozza di decreto rende chiara la linea del Ministero per quanto riguarda il passaggio dell’anno scolastico e dà news sulla Maturità
La scuola non si ferma, ma rende sé stessa più facile: in un periodo così complicato è prevalsa la compassione per gli studenti, i soli strumenti telematici non sono ancora stati reputati sufficienti per decretare bocciature o rimandati nelle scuole secondarie di secondo grado.
Dunque possono stare tranquilli, pur diligentemente continuando a studiare, gli studenti dei primi 4 anni, e posso farlo anche, in misura relativa, i maturandi.
Infatti, la Maturità ha una data che fa da spartiacque per il bivio che c’è attualmente: se l’emergenza sarà terminata e le scuole avranno già avuto il via libera per riaprire entro il 18 maggio, ci sarà la prima prova classica su scala nazionale, una seconda prova “interna”, scelta cioè della commissione (della cui formazione di cui abbiamo parlato qui: Una maturità quasi del tutto interna) ed infine l’orale.
La seconda opzione, che appare per ora quella più probabile, è quella di un esame che prenda spunto da quello somministrato agli studenti che subirono un’altra tragedia: il terremoto abruzzese del 2009. Si tratterebbe di un orale “riassuntivo” anche della prima e della seconda prova (sarebbe chiaramente un colloquio molto lungo), in modo da poter essere svolto per via telematica.
Gli esami delle scuole medie, invece, sono ancora terreno dubbio: ci sono tante indiscrezioni ma nulla di certo nella bozza del Ministero sul modo in cui saranno svolti. Perciò attendiamo di avere informazioni certe per comunicarvele.
Per concludere, la speranza è quella che si possa tornare a scuola per il 18 maggio, perché significherebbe che saremmo nella fase di ripresa delle attività post-virus, anche se attualmente è uno scenario improbabile: vedremo.
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