Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Suspicious mind” – Elvis Presley
Nel giorno del suo compleanno Voicebookradio.com vuole omaggiare colui che è stato più Re di tutti. L’indimenticato Elvis Presley.
Ripercorrendo l’intero secolo scorso, balzano agli occhi, e alle orecchie, volti e voci di personaggi emblematici che hanno apposto veri e propri sigilli alla musica del Novecento.
Oggi ce ne andiamo a spasso nei primi anni 50 in America perché il trono e la corona, fra tanti nomi altisonanti, vanno sicuramente a lui.
Non solo un grande innovatore nella musica, ma un vero e proprio simbolo culturale. La sua immagine resiste ai decenni ed è timbrata nella memoria di ognuno di noi come emblema di rivoluzione, di cambiamento e di potente energia artistica.
Un’icona popolare
Pensateci bene, nell’immaginario collettivo ha davvero oltrepassato ogni confine. È uno di quei nomi che non è legato solo ad un fenomeno musicale, perché è diventato un’autentica icona popolare. E la sua morte ha amplificato il fenomeno ancora di più rendendo Elvis un vero e proprio oggetto di imitazione, culto e venerazione per i fan.
Avete mai riguardato i suoi live? Facciamolo insieme e andiamo davvero tanto indietro nel tempo.
Negli anni 50-60-70. Periodo di grande evoluzione a cui Elvis ha portato aria nuova. E lo ha fatto soffiando forte con la sua prepotente presenza scenica, la mimica ammiccante, i movimenti provocatori. Chi di noi non ricorda il modo sensualissimo e divertito in cui oscillava e roteava il bacino? Era perfettamente cosciente di ciò che provocava al suo pubblico e ne traeva sempre più energia. Le urla estasiate delle ragazzine erano benzina sul suo fuoco e lo caricavano ancora di più.
Libertà e uno stile tutto suo
Ma c’era anche chi gridava allo scandalo. Insomma, chi prima di lui si era permesso una tale libertà di movimento sul palcoscenico? Battute, risatine, scherzi continui. Conquistava con la semplicità e l’immediatezza del suo carattere. Consapevole, sicuro di sé, ironico e complice.
In vent’anni di carriera la sua presenza nel panorama musicale ha dettato legge. Una produzione di dischi incredibile, un film dopo l’altro e una serie inarrestabile di concerti lo resero amatissimo in ogni angolo del globo.
Ma fermiamoci un momento. Cos’è che lo ha reso così diverso, così nuovo? La sua potenza risiede senza dubbio, oltre che nel colore profondo della sua voce e nel suo splendido viso d’angelo, soprattutto nella sua capacità di mescolare i generi musicali creandone uno tutto suo. Diverso da chiunque altro.
Complice il periodo storico ha saputo miscelare con sapienza il nascente Rock and Roll e il rhythm and blues. E ancora il country and western con il gospel, lo spiritual col traditional, il melodico eil pop. Così come fanno gli artisti che si sono distinti su tutti ha percorso la musica in una continua ricerca di contaminazioni. Voglioso di arricchire e di dare ancora più corpo a quello che divenne il suo stile indiscusso.
Il Re dei record
Questo lo rese l’uomo dei record inanellando una serie di successi che fanno venire le vertigini solo a leggerli.
🎸 21 singoli in vetta alle classifiche a volte con permanenze di 80 settimane al primo posto 🎸 I suoi 45 giri rimasero in classifica per 1277 settimane 🎸 I long playing contenenti i brani stazionarono ininterrottamente nella Top 10 dal novembre 1958 al luglio 1964. 🎸 In ventiquattro anni di carriera ha pubblicato 61 album 🎸 Ha venduto oltre un miliardo di dischi in tutto il mondo 🎸 Ha conquistando il record di dischi venduti da un solo cantante
Avete ancora dubbi sul perché, a distanza di 86 anni, ancora lo chiamiamo tutti “The King”?
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