Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Unchained Melody” – Righteous Brothers
Bastano i primi secondi di Unchained Melody per essere immediatamente trasportati in una delle scene più famose del cinema più recente. Demi Moore sta modellando un vaso di creta. Compare Patrick Swayze alle sue spalle e, dopo uno scambio di battute, si siede dietro di lei; la abbraccia e lavora anche lui il vaso. Le loro mani si muovono in sincrono, quasi seguendo le note della canzone, si uniscono e abbandonano il vaso per accarezzare l’uno il corpo dell’altro. Con questo romanticismo, e un erotismo molto velato, Ghost è solo una delle dimostrazioni di quanto Patrick Swayze, morto il 14 settembre 2009, fosse ormai diventato un sex symbol a tutti gli effetti.
Nato il 18 agosto 1952 a Houston, fin da bambino, grazie alla madre, proprietaria di una scuola di ballo, si appassiona alla danza e segue corsi di recitazione. L’ingresso nel mondo del cinema è complesso, nonostante la sua professionalità come ballerino e a dispetto di una fisicità così importante, lavorava come commesso e operaio a Los Angeles e si farà notare piuttosto tardi quando lo chiameranno per interpretare uno spot di una marca di birra.
Breve filmografia
Dopo il debutto nel cinema nel 1979 con Skatetown, U.S.A. e una piccola apparizione in Staying Alive (1983), lavora con Francis Ford Coppola per I ragazzi della 56 strada(1983), incontrando attori, come Tom Cruise, che furono lanciati proprio da quel film. Poi è il momento di Alba Rossa (1984), ma la popolarità di Swayze arriva qualche anno dopo con Dirty Dancing(1987), film cult divenuto icona di un’epoca.
Locandina del film Dirty Dancing
Qui lui è Johnny Castle, affascinante insegnante di ballo che lavora in un villaggio turistico in cui incontra Baby (Jennifer Grey), ventenne di ricca famiglia. Lei si innamora immediatamente di lui, e cerca di avvicinarglisi sempre di più, ma lui è consapevole che la loro differenza di classe non li potrà mai far andare d’accordo. Poi però Penny, compagna di ballo di Johnny, ha dei problemi e non può ballare con lui in un importante spettacolo. La mancata partecipazione di Penny avrebbe fatto perdere loro tutto il compenso della stagione e quindi Baby si offre di aiutarli e sostituirla. È lì che scoppia la passione tra i due, ma il loro amore dovrà affrontare serie difficoltà. Celebre il loro ballo finale, sulle note di The Time of My Life di Bill Medley e Jennifer Warnes.
“Nessuno può mettere Baby in un angolo”: con questa frase, pronunciata prima del ballo, Patrick è riuscito a far innamorare migliaia di donne, creando un modello cinematografico di grande fascino, che l’ha portato ad essere uno dei simboli dell’epoca.
Nel 1991 esce Ghost, un classico del romanticismo: Swayze ha il ruolo di un uomo che, morto durante una rapina, diventa un fantasma. Nella nuova veste incorporea, rimane accanto alla sua amata e la protegge da coloro che lo avevano assassinato grazie all’aiuto di una improbabile medium, interpretata da una Whoopi Goldberg spassosa.
Nello stesso anno esce Point Break, dove Swayze, affiancato da Keanu Reeves, si presta ad un ruolo da “cattivo” anticonvenzionale.
La fine prematura del mito
Nel 2008 contrae un male incurabile. Grazie anche al sostegno di sua moglie, Lisa Niemi, fino alla fine Patrick ha continuato a recitare partecipando a diverse produzioni, come la serie televisiva The Beast e il film Powder Blue; era già il 2009 e a breve Patrick sarebbe scomparso definitivamente, ma nei cuori dei fan resta vivo per sempre.
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: "Non escludo il ritorno" - Franco Califano Francesco Califano, il Califfo, o il Maestro, tutti i nomi con cui veniva spesso chiamato, è stato senza alcun dubbio uno degli artisti di maggior successo della storia della musica italiana. Una vita particolare sin dalla nascita: nacque per caso fra le poltrone di un aereo che viaggiava tra la Libia e Johannesburg. Era il 14 settembre […]
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