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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “I Don’T Know What Christmas Is (But Christmastime Is Here)”
La Marvel ha, senza ombra di dubbio, scritto la più bella canzone di Natale di tutti i tempi. E questo è il modo del Grinch di voicebookradio.com di iniziare a parlarvi di questa bella festività. Dai, non ditemi che non avevate ancora notato l’atmosfera di campanellini e pianto di bambini che hanno appena scoperto che Santa Claus non esiste. Dirvi che cos’è il Natale mi sembra scontato, visto che Ambrose Pierce ha già dato una definizione adeguata:
“Natale: giorno speciale consacrato allo scambio di doni, all’ingordigia, all’ubriachezza, al sentimentalismo più melenso, alla noia generale e a domestiche virtù.”
-Ambrose Pierce
Una delle cose che più mi diverte del Natale è la falsità e l’approssimazione storica. –Attenzione: le seguenti nozioni potrebbero far crollare delle certezze. Non c’è di che-.
“Per Natale fatevi regalare un po’ di coerenza.”
-Anonimo
Perché, in realtà il caro Gesù Bambino non è nato il 25 Dicembre dell’anno 0, nemmeno per sbaglio! Ho tre prove e tre date che mostrano come le date degli eventi siano state tutte amalgamate. Attorno alla nascita di Gesù abbiamo:
-Direi che le persone avevano più problemi di memoria di quanti ne abbia io, che non ricordo cosa ho fatto ieri- Anche perché non c’è la minima prova del 25 dicembre, però il Cristianesimo doveva sostituire i Saturnali, una festività romana, e Yule, una festività celtica, che si svolgevano in questo periodo. Quindi ha preso due piccioni con una fava. -Per maggiori informazioni sulla natività consiglio il video del Trono del Muori. A me interessava solo farvi crollare il mondo sotto i piedi-.
Lo scambio dei regali, è ormai il fulcro del Natale e, questo mostra quanto ipocriti siamo tutti. –me compreso. Ma io non lo nego e, questo, mi permette di essere infinite volte migliore di tutti voi- Che cosa dovrebbe significare un pacchetto infiocchettato?
Si riprende la tradizione dei Re Magi che hanno portato dei regali per celebrare la nascita di Gesù. Teoricamente. Quindi, stando a questo principio, dovremmo regalare qualcosa ad uno sconosciuto. Ma -per riprendere una massima che mi è uscita qualche giorno fa– perché mai devo spendere soldi per qualcuno che non conosco? E con me concordano tutte le persone esistenti, visto che adesso i regali si fanno in famiglia, dimostrando che ci si vuole bene. -Spoiler che non volevate: i beni materiali non possono rimediare alle carenze d’affetto-.
“Sto impacchettando i vari vaffanculo da distribuire a Natale.”
-Anonimo che ha descritto il mio mood appena inizia dicembre
“A Natale si è tutti più buoni…”
È una frase che ho sentito milioni di volte e che è generata dai sensi di colpa, in realtà inesistenti, di essere degli escrementi di Schiopodo durante gli altri 11 mesi e mezzo. -Peccato che sia la parte preferita del mio carattere-. Ma, a questo, io aggiungo sempre una parte che ho letto in una fanfiction di Harry Potter -se le devo dissacrare, prima le devo leggere-.
“…e per questo la gente è più vulnerabile.”
– Pensò James Potter mentre programmava di far esplodere delle caccabombe nella Sala Comune dei Serpeverde.
Pura poesia. L’orrore è quando incontro degli angioletti innocenti, che non credevo potessero esistere ancora in questa società, che invece mi dicono frasi come quella di Seuss:
“Il Natale esisterà sempre finché ci teniamo cuore a cuore e mano nella mano.”
-Dr. Seuss
E in quel momento inizio a vomitare buchi neri e ringrazio il Covid per il distanziamento sociale. Anche perché il Natale non è uno stato d’animo o sorrisi e cordialità: è la ricorrenza della nascita del protagonista del fantasy più famoso del mondo. Per questa caratteristica è stato sfruttato al massimo, diventando un evento mondiale in cui vengono spesi tantissimi soldi nel comprare gadget –e sprecare carta ed energia elettrica- “celebrativi”.
E poi c’è lui: il panzone con la barba, che fa a gomitate con il bambino per essere la star assoluta di questo giorno. Qualcuno mi deve spiegare quando, come e perché un uomo adulto –e anzi, anche un po’ vecchio– che per 11 mesi spia tutti i bambini del mondo, giudicandoli, e poi, conoscendo i loro indirizzi, entra nelle loro case –aggiungiamo anche “effrazione”, alla lista dei crimini e questa è anche la meno grave- durante la notte, è considerata una figura positiva.
“Il Natale è come un giorno in ufficio. Tu fai tutto il lavoro di cercare i regali e il tipo grasso con la tuta si prende tutti i meriti.”
– Anonimo
È inquietante. E lo dico lasciando da parte il numero di persone che si approfittano di questa festività e di questo personaggio per fare le cose peggiori. Quindi, a mio parere, è anche un bene che i bambini iniziano a credere sempre meno a Babbo Natale. E, care persone che dicono che questo è sintomo della mancata immaginazione dei bambini, il problema non è che non credono a Babbo Natale: puoi avere tantissima immaginazione e non crederci -io ne sono la prova-. Il problema sono i motivi per cui non ci credono e altre cose, ma non mi metterò a parlarne qui, che sto già sforando di tantissimo con i caratteri.
“Cari bambini, non dimenticate di scrivere a Babbo Natale. L’indirizzo è: Mister Chang, fabbrica di giocattoli per ingenui, Pechino, Cina.”
– Anonimo o anche io se qualcuno avesse la malsana idea di farmi diventare maestrx di asilo o elementari
Però, mamme e papà, se volete continuare a pensare a cose creepy durante le feste, potete almeno rivolgervi a qualcuno di reale –come il qui presente Grinch-.
Written by: Aurora Vendittelli
Tempo di lettura 4 minuti
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