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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “La profondità degli abissi” – Manuel Agnelli
Nastri d’argento, vince la città di Napoli con due pellicole d’autore di Sorrentino e Martone. Nastro anche a Favino, Nicola Piovani e Manuel Agnelli.
Si è chiuso il “sipario” sulla 76/a edizione dei Nastri d’Argento che si è tenuta ieri sera al MAXXI di Roma. È Marx può aspettare di Marco Bellocchio il film dell’anno secondo i giornalisti cinematografici.
Grandi soddisfazioni per E’ stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, che riceve ben sei Nastri, innanzitutto come Miglior film 2022 e come produzione per Lorenzo Mieli con Paolo Sorrentino. Un Nastro va anche alle attrici protagoniste Teresa Saponangelo -che vince anche il Nastro Wella per l’immagine- e Luisa Ranieri come miglior attrice non protagonista.
Con quattro Nastri lo segue a ruota Mario Martone che vince per la migliore regia insieme a Ippolita Di Majo per la sceneggiatura di Qui rido io e Nostalgia. Ma Nostalgia vince anche i Nastri per gli attori, Pierfrancesco Favino e in coppia Francesco Di Leva e Tommaso Ragno.
I premi tecnici vanno ancora una volta a Gabriele Mainetti per Freaks Out: vince con magnifico tris per montaggio, costumi e scenografia -Francesco Di Stefano, Mary Montalto e Massimiliano Sturiale che vince anche per Il materiale emotivo-. Per la commedia tre nastri vanno a Come un gatto in tangenziale, Ritorno a Coccia di Morto e Corro da te di Riccardo Milani. Corro da te vince anche il premio anche alla migliore attrice di commedia per Miriam Leone.
A un’altra splendida attrice va il Nastro speciale, si tratta di Laura Morante che festeggia il suo esordio al cinema, poco più di quarant’anni fa. Invece i migliori attori di commedia sono Francesco Scianna e Filippo Timi per Il filo invisibile di Marco Simon Puccioni.
Il Nastro Nuovo Imaie va a Vanessa Scalera protagonista de L’arminuta. Il Nastro Hamilton Behind The Camera va ad Edoardo Leo per Lasciarsi un giorno a Roma, ma anche per il bel documentario su Gigi Proietti. Infine il “cameo” dell’anno va all’amatissima Drusilla Foer che ha interpretato la nonna un po’ noir di Sempre più bello.
Due Nastri poi al toccante film Ariaferma di Leonardo Di Costanzo. Vince come miglior fotografia con Luca Bigazzi -ex aequo con Daria D’Antonio per E’ stata la mano di Dio-. Ma vince anche come miglior attore con il sempre convincente Silvio Orlando che fa il bis vincendo anche come protagonista per Il bambino nascosto di Roberto Andò.
Anche i Giornalisti Cinematografici hanno fatto la loro parte segnalando A Chiara per un Nastro speciale all’autore, Jonas Carpignano e consegnando con il Premio Graziella Bonacchi all’attrice protagonista, Swamy Rotolo, la più giovane nel cast di quest’edizione.
E’ al femminile anche il Premio Opera Prima andato a Giulia Louise Steigerwalt, anche autrice del soggetto e sceneggiatrice del film Settembre. Per la musica il voto dei giornalisti ha premiato il talento del Premio Oscar Nicola Piovani per la pellicola Leonora addio di Paolo Taviani e per I fratelli De Filippo di Sergio Rubini. Come dell’anno vince La profondità degli abissi di Manuel Agnelli per Diabolik.
Written by: Valentina Proietto Scipioni
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