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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Il cielo” – Renato Zero
Nelle scorse settimane ci siamo divertiti a viaggiare nella musica che racconta la Luna, le stelle e poi anche il Sole. Oggi la nostra passeggiata sarà ancora più ampia perché ce ne andremo a spasso in mezzo al cielo.
Vi regalo otto brani musicali, quattro italiani e quattro internazionali, che ci hanno fatto volare sulle ali delle loro note e delle loro parole. E ognuno a modo suo ci racconta l’immensità del cielo.
Il cielo può essere racchiuso in uno scrigno magico? Tutta la sua grandezza si può stringere fra le braccia? Gino Paoli ne ha fatto poesia in un brano che è un evergreen assoluto e che, a distanza di decenni, ancora emoziona e tocca corde profondissime. Il cielo si può sfiorare e tenere anche stretto. Ma solo accanto a chi lo sa guardare con gli occhi limpidi insieme a noi.
Erano i primissimi anni 90 e l’esordiente Ligabue ci regalò il suo primo disco omonimo che fu una gran bella scoperta per noi adolescenti di allora. Spiccava, però, una canzone sopra a tutte e che fece immediatamente sognare. E chissà quante ragazze si sono riconosciute in quella stella che viaggia confusa attraversando il cielo, senza farsi mai acchiappare del tutto?
Non ha bisogno di presentazioni questo brano che tutt’oggi è di un’attualità impressionante. Come molti dei testi del buon Rino, d’altra parte. È un inno all’ottimismo che ci spinge a guardare oltre le nuvole. Perché in fondo può piovere anche tutta l’acqua del mondo, quel che è certo è che il cielo tornerà sempre blu. Pensiero banale? Di questi tempi direi proprio di no.
Non potevo chiudere la carrellata italiana senza il brano che, storicamente, rappresenta il cielo nel modo più totale. E porta proprio il suo nome raccontandolo con la poesia e la delicatezza di chi lo ha toccato con mano. Renato Zero ci scrive sopra un testo realistico fino all’inverosimile che però, fra una stella e l’altra, ci spinge a sognarlo ancora più forte.
Il cielo è uguale dappertutto. È ampio, pesante a volte, limpido e cupo insieme, dilatato in tramonti che tolgono il respiro e colorato di aurore inaspettate. Anche in giro per il mondo il cielo viene raccontato con la medesima poesia e la stessa passione. Cambia nome, si fa breve. Diventa semplicemente… Sky.
Il cielo d’Irlanda lo ha raccontato bene la nostra Fiorella Mannoia. Ma ce lo svelano ancor più chiaramente gli inossidabili U2 con questo brano che è uno dei loro successi maggiori. La finestra che si apre nel cielo passa attraverso i volti e le voci degli artisti più straordinari della storia. Basta guardare il videoclip ufficiale per comprendere appieno il senso di quella finestra sul cielo che tutto vede e tutto rivela. Si chiama Musica.
Un tuffo nel vigore musicale degli anni 80 ed ecco un’altra perla immancabile se parliamo del cielo. Un occhio vigile fra le nuvole, un groove che cattura immediatamente. E ci sembra di poter volare nell’azzurro con la leggerezza che solo la Musica può garantire. Sempre!
Riavvolgete le lancette del tempo perché è l’ora di un vero tuffo all’indietro. 1969, il groove iniziale parla chiaro. Aggancia e detta il ritmo, dopodiché la chitarra solletica le nuvole e ci porta dritti ad esplorare un cielo dai toni completamente nuovi. Lo spirito si libera e non ha bisogno più di nulla. Davvero.
Per il rush finale saliamo fin sull’Olimpo della Musica. Ma come si fa a raccontare un capolavoro del genere? Tanti piccoli segmenti di voci e corde che scendono giù dal paradiso. I Pink Floyd sanno evocare da sempre sensazioni che non sapevamo nemmeno esistessero. E di colpo ci troviamo immersi nel più grande concerto che si distende in tutta l’ampiezza della volta celeste. No, non sto esagerando. Mettete le cuffie, alzate il volume e chiudete gli occhi. Non serve nient’altro!
Ma chi l’ha detto che in cielo possono arrivarci solo gli aeroplani? Abbiamo viaggiato lassù attraverso canzoni che sanno davvero di paradiso. Abbiamo percorso la volta celeste in lungo e in largo assaporando sonorità diverse che hanno ampliato ancora di più il nostro sguardo.
Non c’è che dire, tutto ciò che normalmente ci sembra impossibile fare, con la Musica diventa puro e fluido, proprio come piace a noi.
Written by: Valentina Proietto Scipioni
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