Mooday: un viaggio retrò
Scritto da Francesca Lequaglie e Sara Claro il 23 Gennaio 2021
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “La fine del mondo” – Geims
Se dicessimo che il nostro pop-rock riprende molto dalle sonorità degli anni ’60 e ’70, sareste d’accordo? Quanto della musica degli anni ’60 ci influenza ancora oggi? Geims, un nostalgico dei tempi che non ha vissuto, la pensa così: “abbiamo molto da imparare dagli idoli di quel periodo”. Siamo ancora un pò vaghe? I Beatles, i Rolling Stones, i Pink Floyd sono solo alcuni dei nomi più in vista di un momento storico e musicale di profonda innovazione, che –impossibile negarlo– sono ancora d’ispirazione per chiunque, nel mondo dell’Arte.

Guidobaldi
La pensa esattamente così anche Matteo Guidobaldi, in arte Guidobaldi, cantautore di 26 anni, il prossimo ospite di Mooday. Un ragazzo che di giorno è uno studente universitario, di notte libera la sua penna e scrive canzoni (perché “beve troppi caffè”, parole sue).

Guidobaldi si muove continuamente oscillando tra Mina e Paul McCartney, parlando di Roma come solo un vero romano sa fare. Unendo la musica leggera al brit rock, Guidobaldi ha pubblicato il suo primo singolo, Cartolina Portuense, nel 2018, facendolo seguire nel 2019 da Lungotevere.
L’uscita del suo disco è prevista per il 2021, e intanto ha fatto uscire ieri, 22 gennaio 2020, il suo nuovo brano, Dipendenza.
Chissà Geims cosa tirerà fuori da Guidobaldi lunedì 25 gennaio, alle 19:30, su MOODAY.
#staytuned