Dal Cristo Redentore alla Sagrada Familia, per arrivare fino alla Torre di Pisa, all’Empire State Building e Palazzo Montecitorio, è davvero un fenomeno a tutto tondo quello di illuminare di blu fino all’alba monumenti ed edifici-simbolo delle centinaia di nazioni che hanno aderito all’iniziativa promossa dall’ONU in occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo di oggi.
Ci troviamo alla 12a edizione della manifestazione e, mentre l’informazione sul tema sembra riuscire a farsi faticosamente strada tra i vari strati della società, il fenomeno continua a manifestare una preoccupante crescita: secondo le stime più recenti, degli ultimi nati nel mondo, 1 su 56 ne è colpito, per un totale di 60 milioni di soggetti a livello globale.
Non si tratta di un dato da sottovalutare: da un lato, la condizione di autismo (soprattutto nei casi più gravi) comporta un ingente peso economico sulle spalle di intere famiglie, come evidenzia l’Istituto Serafico di Assisi, uno dei più impegnati nella battaglia per la promozione di progetti di assistenza e inclusione:
Gli elevati costi delle terapie mettono letteralmente in ginocchio le famiglie. Si stima che per assistere i propri bimbi, spendano in media tra i 1000 e i 2000 euro al mese, per tutta la vita. Purtroppo non tutte le Aziende Sanitarie offrono sostegno e anche quando il servizio è previsto, le liste d’attesa lunghissime non consentono di intervenire precocemente.
Dall’altro lato, la società odierna ha bisogno di rimodellarsi ancora, per agevolare i processi di inclusione a cui si accennava prima, essenziali per garantire un futuro dignitoso agli individui affetti da autismo di oggi e di domani, come sottolineato dalla neuropsichiatra infantile dell’Istituto Neurotraumatologico Italiano Maria Nicoletta Aliberti:
Non solo un’inclusione limitata alla scuola ma in tutti i contesti di vita, da quello ludico ricreativo a quello sportivo, per una partecipazione che favorisca il diritto alla normalità.
Maria Nicoletta Aliberti
Inclusione, un concreto sostegno alla ricerca scientifica, partecipazione alle tante iniziative di sensibilizzazione e informazione al tema in corso nella giornata di oggi: sono questi i primi passi da cui partire per sostenere far sentire la propria vicinanza a chi soffre di autismo.
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