Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “Le storie che non conosci – Samuele Bersani”
Mi apro alla chiusura.
J. K. Rowling
La frase perfetta per descrivere il 2020, anche se è alquanto difficile credere che la scrittrice della rinomata saga di Harry Potter avrebbe mai voluto che venisse usata in questo frangente. Negli ultimi 5 anni sono circa 2300, le librerie ad aver chiuso i battenti in tutta la nostra penisola.
Si tratta di una crisi economica e culturale che sta avvenendo in tutta Italia: ogni anno chiudono moltissime librerie e quest’anno tra i caduti sono da ricordare il bookshop all’interno dell’Ospedale Niguarda, a Milano, la libreria Paolino, a Ragusa, e la libreria Comunardi, a Torino. Inoltre, a Roma, chiude con l’inizio del nuovo decennio la storica “Libreria del viaggiatore”, assieme a“La Pecora Elettrica“ e a “La Feltrinelli International”.
Grandi discussioni anche sulla “legge del libro“, ancora ferma al Senato da giugno, che servirebbe a promuovere la cultura nel nostro paese e ridurrebbe gli sconti dal 15% al 5% per sostenere le piccole imprese libraie e delle card cultura. Il Presidente dell’Associazione Librai Italiani, Paolo Ambrosini, ha ribadito che approvare quella legge sarebbe risultato più dannoso dell’incapacità dello stato a combattere le pressioni generate dalle vendite on line e dagli e-book.
Slitta ancora l’approvazione del dl lettura al Senato, perché il ministero dell’Economia e delle Finanze non ha ancora dato il parere favorevole al DL, Il governo chiarisca una volta per tutte se condivide il DL e lo faccia rilasciando il parere perché le dichiarazioni rilasciate sin qui non hanno prodotto alcun effetto. E intanto le librerie chiudono, si perdono posti di lavoro e si bruciano progetti d’impresa.
Paolo Ambrosini
I libri sono portali che ci permettono di entrare in mondi fantastici, dove tutto è possibile, ma il disinteresse di questa generazione, gli e-book e gli ordini on line, polverizzano questo mondo: perché fa parte dell’avventura sfogliare la carta ruvida ed inspirare l’odore d’inchiostro, percorrere con il polpastrello i fini bordi delle pagine ed ammirare le lettere stampate imperfette.
Non lascia un vuoto anche nel vostro petto, il pensiero di un mondo senza libri e librerie?
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