I mattoncini Lego rompono gli schemi!
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Happier” – Marshmello ft. Bastille
“Ogni bambino ha un giocattolo che vede come il suo migliore amico, con cui crede di poter comunicare e immaginare che sia vivo, il cavallo a dondolo o l’automobile o qualunque altra cosa.”
(Henry Selick)
E, a proposito di giocattoli, ce n’è un tipo con cui sicuramente abbiamo avuto tutti a che fare.
Volete un indizio? – Sì, lo so che avete letto il titolo e già sapete che sto parlando della Lego. Ma facciamo finta di niente, ok?-.
Alcuni dei suoi giocattoli sono talmente belli che venderesti volentieri tutti i tuoi organi interni per averli. –Ed effettivamente quelli a cui mi riferisco costano quanto i tuoi organi interni.-
Cavolo, c’è chi sbava ancora dietro alle scatole di Hogwarts o di Star Wars o Star Trek. – Non sto assolutamente parlando di me…no..no… -.
Comunque, ci non delle news e tranquilli, non ha dichiarato bancarotta. Ma si tratta di… rullo di tamburi, prego ..
Gender Equality!
Geena Davis Institute on Gender in Media, un’organizzazione, ha condotto una ricerca intervistando dei bambini ed i risultati hanno mostrato che, mentre molte bambine non si fanno problemi a chiedere in regalo dei giocattoli lego “da bambino”; nella situazione opposta invece qualche esitazione e vergogna in più c’è.
Ma i giocattoli sono per tutti e non dovrebbero creare disagi di questo genere, a volti accentuati o sostenuti anche dai genitori che hanno paura che i figli vengano presi in giro.
In un periodo come questo, dove ci si batte per l’uguaglianza di genere, queste divisioni non sono accettate, nemmeno dalla casa stessa di produzioni dei giocattoli:
La Lego ha, infatti, dichiarato che intende togliere la divisione “per bambino” e “per bambina“, del resto:
“È il giocattolo che sceglie il bambino, signor genitore.”
O forse la frase era un po’ diversa e io mi sto solo confondendo?
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