È nato MindPrint! Questo progetto, realizzato dalla startup italiana Vibre, non è altro che un sistema in grado di trasformare il cervello umano in una password.
Da sempre gli scienziati ipotizzano che il cervello di ogni persona sia unico. La teoria è divenuta realtà grazie al team di Vibre, composto da Ingegneri biomedici e informatici: questo gruppo, utilizzando un hardware da poco più di un centinaio d’euro, è riuscito a scoprire e a mettere a punto un sistema di rilevazione degli impulsi elettrici emessi dal cervello, input e output che contraddistinguono ogni singolo individuo.
Il sistema MindPrint è già presente sul mercato in prevendita: si tratta di un dispositivo indossabile, che prevede una registrazione nel sistema in soli 3 minuti e di conseguenza un’autenticazione in pochi secondi. Come è stato affermato dagli scienziati:
MindPrint si rivolge ad un mercato B2B: il sistema sarà utilizzato dai dipendenti di aziende di settori differenti e laboratori che richiedono alta sicurezza per accedere in particolari aree. Fra cinque anni, con la crescita del mercato delle interfacce neurali,che si stima arrivare a 1800 miliardi di dollari, contiamo di raggiungere un livello di massa, consentendo agli utenti di effettuare pagamenti online o accedere ai propri servizi online in maniera semplice e sicura, senza dover passare su più dispositivi per ottenere token di sicurezza o inserire codici su codici
Team Vibre
Dunque possiamo definire MindPrint l’evoluzione tecnologica del prossimo futuro, un dispositivo che dovrebbe apportare benefici e soprattutto, come sostengono i creatori, contrastare i furti di identità.
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