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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Metamorfosi” – Noemi
Per tutti gli studenti del liceo: al quinto anno si studia Apuleio e in genere i prof di latino assegnano le Metamorfosi come lettura.
Solitamente i libri consigliati dalla scuola vengono bellamente ignorati da noi studenti, ma questo vale la pena leggerlo.
Non mi aspetto che mi crediate sulla parola, perciò voglio darvi delle motivazioni:
L’ultima verifica di fisica ha avuto come risultato un 3 o qualche altra insufficienza irrecuperabile?
Le chiavi di casa, quelle della macchina e il telefono sono finiti in un tombino tutti in un colpo solo?
Se pensate che questa sia sfortuna, non sapete cosa è successo a Lucio, il povero protagonista del romanzo di Apuleio.
Spinto dalla curiosità si cosparge di un unguento di una maga, pensando di trasformarsi in un falco. Spoiler non spoiler: si trasforma in un asino. –Non a coso, l’altro titolo del libro è “L’asino d’oro”-.
La mattina successiva la sua amante dovrebbe farlo tornare umano, ma quella notte dei ladri irrompono in casa e lo prendono per trasportare tutte le cose che hanno rubato. Lucio è quindi costretto a vivere come l’animale più sfruttato e peggio trattato di sempre. Tra le varie avventure si ritrova in un circo a doversi congiungere con una giovane –fortunatamente scappa prima- e a dover lavorare ad un mulino dove incontra un’altra delle facce più grezze e devastanti degli esseri umani.
Se questa non è malasorte, io non ho la minima idea di cosa sia. E deve averlo pensato anche la divinità che poi lo aiuta a tornare umano.
Siamo abituati ad un tipo di letteratura “censurata”, dove le parti più piccanti dei rapporti sono raramente esplicite e solo recentemente -rispetto alla storia della letteratura, s’intende– stanno uscendo libri con meno filtri.
Questo pensiero è errato.
Gli scrittori antichi, ad esempio, non si facevano poi tutti questi problemi a descrivere rapporti sessuali crudi e realistici, e questo appare proprio evidente nelle Metamorfosi.
Diciamo anche che è stata questa rappresentazione reale –per quanto un romanzo con magia e divinità possa essere realistico– ad avermi convinto a leggere questo libro.
Citando testualmente Alessia, la ragazza che mi ha prestato il testo –che, tra parentesi, le devo ancora restituire. Ma questi son dettagli-:
“Non credere che possa essere noioso come te lo fa sembrare la scuola. È interessante: ti fa vedere come per i romani la sessualità era un aspetto normale e di cui nessuno si vergognava e ti fa anche capire come ragionavano le persone di quei tempi. All’inizio anche io ero restia a leggerlo, ma alla fine mi è piaciuto molto.”
Apuleio tesse nel bel mezzo della storia, approfittando della curiosità di Lucio, tantissimi miti e favole.
Perciò ci ritroviamo a conoscere gli intrighi delle inquietanti streghe della Tessaglia -una regione della Grecia- e di tutti gli stratagemmi che queste inventano per riuscire a rubare i corpi dei morti; perché nell’antichità queste avevano bisogno di componenti umane per eseguire i loro incantesimi.
Nel bel mezzo del romanzo incontriamo il bellissimo mito di Amore e Psiche, uno dei più rappresentati nel mondo dell’arte nei secoli a venire. Una storia d’amore dolce e drammatica al punto giusto. -Altro che Romeo e Giulietta-.
E veniamo a contatto anche con i misteri del culto di Iside, la dea egizia della magia, moglie di Osiride (dio dei morti), madre di Horus… – E potrei continuare all’infinito-, la cosa interessante è che nessuno fa mai cenno all’altra Iside: la dea greca dell’arcobaleno e messaggera degli dei insieme ad Hermes (Mercurio), ma questi, a quanto pare, sono dettagli.
Se il vostro prof non la menziona potreste farlo voi, così da fare bella figura..
Written by: Aurora Vendittelli
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