La notte del 24 dicembre una messa di Natale piemontese si è svolta nel cortile di uno stabilimento Pernigotti: si tratta di un’idea nata nei giorni scorsi dal vescovo di Tortona (Provincia di Alessandria), monsignor Vittorio Viola.
Tutto nasce dal bisogno di dare la possibilità ai dipendenti della fabbrica, in presidio dallo scorso 6 novembre, di poter partecipare insieme alle loro famiglie alla messa e condividere con loro le gioie della festività.
È in corso da più di un mese, infatti, il presidio alla fabbrica Pernigotti a causa del repentino cambio di proprietà, che ora è a tutti gli effetti in mano ai turchi. Avendo acquistato il marchio solo recentemente, la nuova direzione vuole chiudere subito lo stabilimento di Novi Ligure, considerato “inutile”, andando a licenziare oltre 100 lavoratori .
Ma Pernigotti è solo uno dei numerosi e prestigiosi marchi italiani che si va ad aggiungere alla lista di proprietà nostrane acquistate da multinazionali estere, come recentemente è avvenuto anche in casa Versace e Gucci.
Oltre la questione di celebrare la messa nel cortile, la diocesi ha deciso, inoltre, di aprire un conto corrente per raccogliere donazioni che saranno poi devolute alle famiglie dei lavoratori in difficoltà.
Queste sono state le parole del vescovo:
Un piccolo aiuto materiale che non potrà certo risolvere il grande problema del lavoro, in cui i capitali e le speculazioni hanno preso il sopravvento rispetto alla dignità delle persone.
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