Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “House of Glass” – ALESTI, James Deberg
Amiche ed amici di voicebookradio.com benvenuti a Mentre Cammini, la nuova rubrica in cui ci occuperemo di quelle dinamiche quotidiane che spesso diamo per scontate ma che ci raccontano molto del nostro modo di approcciare la vita.
Al momento descriverò le mirabolanti avventure di uno studente in trasferta in Germania, per tutte le altre prospettive restate sintonizzati…
Una delle cose che più mi ha colpito nel mio breve soggiorno finora (eh sì! Lo studente “allo sbando” è il sottoscritto) è stata la differenza di approccio alla base delle cose.
Alcune cose sono quasi surreali e meritano un discorso a parte (qualcuno ha detto mezzi pubblici?), ma una cosa tanto banale quanto trasformatrice di un contesto difficilmente mi è stata così evidente.
Lo Pfandglass.
Il che? Vi domanderete? Il vuoto a rendere!
Una cosa che i più grandi ricordano e che in qualche modo evidenzia il rispetto per lo spazio comune e l’impegno altrui con estrema semplicità.
Con lo Pfandglass infatti, ogni lattina o bottiglia di vetro (o quasi) mantiene un valore che, seppure minimo, attribuisce un altro significato alle piramidi di birre vuote tipiche di una serata tra amici.
Se riportate al supermercato si trasformano in un buono spendibile su qualsiasi articolo, va da sé che parchi e prati siano praticamente immacolati.
Alternativamente accade che, se i vuoti sono troppi, si lascino nelle immediate vicinanze di un cestino.
In questo modo anche i più sfortunati hanno l’occasione di racimolare qualche Euro senza dover elemosinare che, seppur insufficiente, mantiene intatto almeno un minimo di dignità.
In realtà sono moltissime le cose che mi hanno e stanno colpendo, ma ci sarà tempo per ognuna di esse.
Fino ad allora, Bis Spass!
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