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Daniela Santacroce: italiano e latino da un’altra prospettiva

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Nuvole bianche” – Ludovico Einaudi                                

Le materie umanistiche: quelle discipline che nel percorso di studi ci saranno praticamente sempre, in piccola o gran parte.

Esiste un modo per apprenderle in modo semplice, piacevole, efficace ed affascinante

Siamo andati a chiederlo alla professoressa Daniela Santacroce e abbiamo approfondito molti aspetti di queste materie, rubandole anche qualche suggerimento su come affrontarle durante gli anni in cui si studiano.

L’importanza del variare

Come prima domanda, abbiamo chiesto alla prof. qual è stato il metodo di insegnamento che è risultato più trascinante per gli studenti. 

“Nella mia esperienza, la cosa migliore è variare. […] È stato dimostrato che ci sono metodi di apprendimento diversi, quindi c’è chi apprende di più ascoltando le parole, chi più leggendo, chi più attraverso le immagini… perciò credo che il modo migliore […] sia quello di variare il più possibile. ”
(Daniela Santacroce)

Ogni studente è totalmente diverso dagli altri, perciò, per coinvolgere tutti, è necessario cambiare. Probabilmente, poi, ci sarà qualcuno che imparerà più facilmente con una certa metodologia e chi con un’altra.

Tra noi due che stiamo scrivendo, ad esempio, Benedetta studia evidenziando e facendo schemi e Simone, invece, segue molto in classe e a casa ripassa e approfondisce ciò che ha appreso a scuola. 

Latino per i più piccoli

Siamo passati, successivamente, ad un aspetto più specifico. 

La grammatica latina, specialmente per i ragazzi del biennio che si approcciano per la prima volta ad essa, può rappresentare un ostacolo. Come si fa a studiarla in modo funzionale?

“Credo che il metodo più efficace per il biennio sia quello di un lavoro artigianale. Bisogna scrivere, riscrivere, leggere, rileggere, ripetere. C’è una componente mnemonica e meccanica.”
(Daniela Santacroce)

Come in altre materie, è necessario amalgamare una parte di studio “a pappagallo” (ad esempio per le declinazioni), ad un metodo preciso da seguire, per la comprensione degli argomenti. 

“C’è un metodo, quello che si dà in classe. Il metodo più efficace è sempre che si lavori in parallelo in casa e a scuola. ”
(Daniela Santacroce)

Perciò, cari studenti del primo e del secondo anno, oltre e memorizzare, il suggerimento è di ascoltare bene le dritte dell’insegnante, anche perché così saremo avvantaggiati nel lavoro domestico. 

È fondamentale fidarsi dei consigli del docente, loro sanno come si arriva allo scopo, è il loro mestiere! 

Come un atleta si fida dell’allenatore, così uno studente deve fare con l’insegnante. 

Un po’ alla volta

Per concludere in bellezza, abbiamo chiesto alla prof. un ultimo consiglio: qual è il segreto per studiare in maniera efficace le sue materie?

“È chiaro che bisogna farsi guidare dall’insegnante, perché semplicemente conosce gli obiettivi, cioè io so dove ti devo portare e scelgo il metodo per portarti lì.

Per lo studente non c’è altro segreto che non studiare a casa tutti i giorni. Meglio tutti i giorni un po’ per volta […] ma mai il buco totale.”
(Daniela Santacroce)

In breve, la prof. ci ha detto che le due basi per uno studio funzionale sono due: 

Parallelismo tra lavoro che si fa in classe e a casa e studiare un po’ per volta sempre

Il fascino delle materie umanistiche

Studiare un argomento a cui si è interessati è più semplice e più piacevole, quindi come facciamo ad appassionarci di più a queste materie?

“Forse per il latino all’inizio è più difficile, perché il lavoro è proprio di definizione delle fondamenta; quindi c’è questo aspetto meccanico, che però, mediamente, il ragazzo apprezza perché è un po’ come un esercizio di problem solving. […]

Per l’italiano, invece, è più facile vederlo da subito. Secondo me, il fascino di queste materie è che parlano dell’uomo, del modo in cui l’uomo si relaziona con sé stesso, con gli altri e con la vita e si interroga sulla posizione nel mondo. […]

Io sono convinta che queste domande non abbandoneranno mai l’uomo, ce le poniamo oggi e ce le porremo per sempre.”
(Daniela Santacroce)

La prof. ha aggiunto che le risposte a questi interrogativi, che sono state date nel passato, non sono esattamente applicabili al presente.

Tuttavia sono quelle con le quali ci si confronta per capire qual è il nostro posto nel mondo.

Del resto, l’uomo cambia nel tempo, ma ci sono dei dubbi che rimangono sempre fissi. Attraverso queste materie, riusciamo a vedere i punti di vista di chi, prima di noi, si è interrogato su queste cose. 

Questo, però, non significa farsi bastare le risposte dell’autore, ma è importante cercarne una propria.

I diletti degli studenti 

Alcuni autori, della letteratura italiana e latina, sono più amati da noi liceali. La Santacroce ci ha illustrato, dai suoi riscontri, chi sono questi fortunati. 

“Nella mia esperienza, Leopardi piace sempre molto perché passa proprio questo messaggio di guardare con coraggio la verità della vita, che comprende la difficoltà e il limite. […]

Piacciono molto Pirandello, Calvino e Pasolini, tutti autori che non si tirano indietro di fronte ad una visione del reale anche complessa, in cui l’uomo fatica ad orientarsi, ma si aggrappano a tutti gli strumenti che l’uomo può tirare fuori per darsi una bussola.

Nella letteratura latina, credo che piacciano molto gli autori di età augustea perché lì è molto bello vedere questo progetto di promozione della cultura […] e il Satyricon di Petronio, perché è divertente, vario però, sostanzialmente con una leggerezza di fondo.”
(Daniela Santacroce)

Un autore può piacere per tanti motivi: perché ha un modo di scrivere che troviamo elegante, oppure perché esprime dei sentimenti in cui ci rispecchiamo, o anche perché ci colpisce per qualche ragione particolare. 

La letteratura è talmente varia che ciascuno di noi può trovare il suo scrittore o poeta del cuore. 

Qualche trucco per il triennio

Difficile memorizzare tutti gli autori senza fare confusione? Non preoccupatevi, c’è un metodo che vi risulterà molto utile. 

Di un autore bisogna selezionare gli aspetti fondamentali della visione del mondo e le caratteristiche stilistiche, in modo che poi da quelle si possano eventualmente ricavare quelle secondarie per analogia […] e poi è fondamentale inserire l’autore in un contesto […]”.
(Daniela Santacroce)

Collocare all’interno di un certo periodo storico e/o corrente permette di avere già una base per capire quali sono gli elementi che ritornano più spesso e determinate specificità di quel movimento. 

Attraverso questa scelta delle informazioni più importanti e più “tipiche” degli autori, vi sarà più facile distinguerli tra di loro e magari anche comprendere ciò che vogliono esprimere

Ognuno di noi ha un parere personale sulle materie umanistiche, ma in un modo o nell’altro nella nostra vita di liceali sono onnipresenti. 

Speriamo che da adesso riusciate a studiarle con un po’ più di interesse, che rende tutto più gradevole, e con qualche informazione in più per poterle gestire meglio.

 

 

SCRITTO DA: BENEDETTA 2G e SIMONE 4F