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Letteratura

Maturità: Ti spaccio i link – pt1

today8 Giugno 2022

Background
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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “All The Lovers” – Kylie Minogue

Sarei felice di annunciarvi che siamo a giugno, ma fa troppo caldo e sicuramente ve ne siete accorti anche voi. In ogni caso, giugno significa mese del Pride, ma anche, per noi sfortunate anime in pena, il mese della corsa al ripasso del programma per affrontare l’esame di maturità. -E sì, ho detto “noi”, perché ci sono dentro anche io. yay…-.

Quindi, i 18-19enni si sono già barricati in casa, ripassando h24 e campando di caffè e ghiaccioli e con i letti che servono solo come superficie aggiuntiva dove spargere gli appunti. –Non sia mai che arrivi all’esame con un ciclo regolare di sonno-veglia, stabilità mentale, alimentazione sana e un minimo di esposizione ai raggi solari. No. Bisogna arrivare con due borse sotto gli occhi grandi quanto gli zaini di scuola, sull’orlo di una crisi isterica e talmente sciupati da sembrare dei fantasmi. Vince chi sembra più stecchito-.

Perché?

Terrore dell’orale. Comprensibile. Ed è per questo che sono qui a darvi una mano. Ho un cuore enorme, lo so. –E non lo faccio perché così scrivo un articolo, ripasso e creo collegamenti in una volta sola. Non sto assolutamente prendendo tre piccioni con una fava. Non capisco come vi salti in mente…-.

Immaginate

Entrate tesissimi e vi accomodate. La voce vi trema e siete coscienti solo grazie ai tre litri di caffeina e i due litri di bevande energizzanti che avete ingerito e che adesso vi stanno facendo sudare in modo altamente imbarazzante. Le chiacchiere sull’attività di pcto e sulle prove scritte volano ed ecco a voi che viene consegnata la fatidica busta. Ovviamente in quel preciso istante il vostro cervello decide di fare pulizia ed elimina tutte le informazioni che avete immagazzinato. Vuoto. –Si inizia alla grande!-. 

Aprite la busta e….ovviamente non è l’immagine del vulcano che avreste voluto.

Un solo pensiero: E adesso cosa ci collego?

Iniziate con Arte

Se nell’immagine, c’è la prevalenza di un colore sugli altri, collegateci un’opera d’arte con degli stessi colori. Ma visto che io non posso prevedere di che colore saranno i palloncini, vi do un’opzione più generale. Collegatevi al colore -e questa è un trucchetto applicabile a qualsiasi immagine a colori vi forniscano– e parlate degli Impressionisti e dei Macchiaioli. Entrambi i movimenti usano la teoria del colore locale ovvero quella secondo cui due colori, se posizionati uno accanto all’altro, si influenzano “contaminandosi“. Si può ulteriormente approfondire, spiegando i loro studi sulla luce per valorizzare i colori.

E tutto il resto?

Come già detto, siamo nel mese del Pride ed i colori diventano automaticamente più brillanti ed accesi. Quindi ci si getta sulla comunity: per prima cosa è possibile iniziare parlando dell’omosessualità in natura, facendo una breve ricerca per scienze. Per poi fare un tuffo nel passato molto comodo e parlare di un qualsiasi filosofo greco, perché, vedete, nell’antica Grecia, l’omosessualità era normale e spesso il filosofo e lo studente avevano rapporti sessuali. –Non scandalizzatevi, per favore. I professori in genere lo sanno, oppure cercano di ignorare la cosa, quando non è totalmente accettata; è una ragione in più per parlarne.– Oppure, se non avete voglia di ripassare parte del programma di terzo, potete sempre parlare del complesso di Edipo di Freud, che riguarda comunque la sessualità.

C’è però da dire, un po’ come altra motivazione per riprendere in mano i libri di terzo, che con la prima proposta di filosofia potete collegarvi per latino all’omosessualità ai tempi dell’Antica Roma. Quindi a Cesare, marito di tutte le mogli e moglie di tutti i mariti, agli imperatori romani e a molti scrittori che parlano di relazioni tra persone dello stesso sesso o che dedicano poesie a dei fanciulli.

E, dopo tutto questo, se il docente di storia non fosse ancora soddisfatto, potete raccontare di come, per decenni, l’omosessualità è stata stigmatizzata e reputata un reato, della Seconda Guerra Mondialescoprirete presto che tutto si può collegare a quella tragedia storica.– o anche della storia di Dora Richer, la prima donna transessuale.

Altre storie personali

Per italiano e inglese bisogna approfittare della possibilità di fare un discorso colmo di esempi per avvalorare le vostre parole. Per la lingua straniera è abbastanza facile: Virginia Woolf e Oscar Wilde sono gli scrittori LGBT+ per definizione, quando si unisce questo tema alla materia. Quando passate all’italiano, preparatevi a scandalizzare il docente, la prima opzione, la più ovvia e quella con meno problemi, è Pasolini. La seconda è Leopardi, bisessuale canonico , poi viene Baudelaire per via della sua raccolta di poesie, I fiori del male, di cui alcune vennero censurate nel periodo della pubblicazione, poiché trattavano di questione “spinose” (una di queste parla di una relazione saffica). E per ultimi, compagni decadentisti del poeta sopranominato, Verlaine e Rimbaud, o, come mi piace chiamarli, i poeti amanti.

La conclusione

Collegare fisica è sempre un problema, quindi, visto che si sta parlando di sessualità, perchè non concludere con l’attrazione? Ripassare le forze attrattive e quelle repulsive, facendo poi un fiocchetto conclusivo sull’attualità e le procedure per l’acquisizione dei diritti civili delle persone LGBT+.

Che dite, per ringraziarmi mi invitate al vostro orale?

 

Written by: Ro Vendittelli

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