Ancora una volta, l’Italia si è dimostrata degna del gran parlare che se ne fa in tutto il mondo in merito al buon cibo, al clima mite, ma soprattutto alla cultura che trabocca in mille forme ovunque si volga lo sguardo: la città dei Sassi per la quale è famosa la Basilicata è stata ufficialmente nominata Capitale europea della Cultura!
Quando sabato 19 gennaio le bande provenienti da tutta Europa (2019 musicisti, per la precisione) si sono affiancate per suonare all’unisono l’Inno alla Gioia nell’anfiteatro della Cava del Sole, l’emozione è stata tanta, e per nulla circoscritta alla sola popolazione di Matera, che per tanto tempo si è adoperata con grande dedizione per far sì che la caratteristica cittadina raggiungesse un simile traguardo: a presenziare alla cerimonia inaugurale e a partecipare al taglio del nastro vi erano anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il premier Giuseppe Conte.
120 tra artisti e curatori dell’evento, 27 Paesi europei coinvolti, un 80% di produzioni culturali in anteprima mondiale, 7 lunghi anni di lavoro, 39 bande all’inaugurazione: questi i numeri più significativi di quello che è stato un grande inizio e che sarà per le prossime 48 settimane (dal 19/01 al 20/12) un susseguirsi di eventi culturali senza precedenti, un motivo di orgoglio per noi italiani, ma soprattutto un modello di quel che il Meridione, tutto il Meridione, potrebbe offrire, come ha tenuto a sottolineare lo stesso premier Conte al suo ingresso nell’auditorium:
Dal riscatto di Matera, parte il riscatto dell’intero Sud. È responsabilità del governo investire al Sud e per il Sud. Già in questi mesi abbiamo avviato specifiche azioni volte a sostenere territori. Ho fiducia che quest’anno dedicato a capitale europea della Cultura contribuisca ad accrescere la consapevolezza delle risorse che possono essere sprigionate in Basilicata e nel Meridione: è un’occasione per tutto il Sud.
Open Future è il nome scelto per racchiudere tutto quel che Matera significherà per i successivi 365 giorni: cultura a tuttotondo e in tutte le sue sfaccettature, con musica, performance di ogni sorta, produzioni in anteprima, un’autentica oasi di pace dove la mente può navigare libera e il dialogo tra mondi (culturali, linguistici, sociali) diversi viene incoraggiato e valorizzato.
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