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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: ”Vespa è libertà” – Luca Disney Pixer Soundtrack
Luca è l’ennesimo passo in avanti di casa Disney -e Pixar- ad esplorare ciò che c’è oltre il continente americano. Coco era un’esplosione di colori messicana, Oceania esplorava la cultura polinesiana ed Encanto in uscita verso la fine dell’anno è ambientato in Colombia. La casa d’animazione americana sta scoprendo sempre di più i confini del mondo. Luca, diretto da Enrico Casarosa, ci porta nella riviera ligure, nel paesino di Portorosso. Appena venne pubblicato il trailer, tutto l’internet esplose in un tripudio di contentezza all’idea di un film d’animazione ambientato in Italia e soprattutto scritto da un italiano. Luca è un film che ogni adulto italiano avrebbe voluto vedere da bambino, ma che tutti dovrebbero vedere a priori. Un vaccino per l’anima. La visione non solo è consigliata, ma è obbligata anche per perdersi nei numerosi dettagli che solo un italiano sarebbe riuscito a replicare.
Luca Paguro è un mostro marino dalla vita tranquilla, con un solo imperativo: mai andare in superfice. È un’Ariel italiana negli anni 50. Proprio come la Sirenetta matura una certa passione per gli oggetti umani, ma non è lui il collezionista. Alberto è tutto quello che Luca non è: intraprendente, deciso, libero. Un pesce fuor d’acqua che aiuterà Luca a superare i suoi limiti e ad agire d’istinto. Il mondo della superfice è pieno di meraviglie: dai grammofoni alla mitica Vespa, simbolo di libertà. Per vincerla dovranno addentrarsi nel borgo di Portorosso. C’è solo un piccolo dettaglio: ogni cittadino freme dalla voglia di cacciare i mostri marini.
Enrico Casarosa lo ha definito una lettera d’amore alle sue radici genovesi, che voleva far vedere al mondo. È un film che, per ovvie ragioni, funziona in italiano e va visto -per una volta!- doppiato. In realtà è anche interessante vedere come tutta l’italianità sia stata tratta in originale: alcuni dei doppiatori italiani prestano la voce ai personaggi anche in lingua inglese, come il cattivo Ercole. Ci si imbatte in veri e propri casi di Italianglish, e immaginate gli americani spaesati ad ogni “Ebbasta!”
Ma la vera gemma del film, assieme al messaggio, è la colonna sonora italiana, italianissima. Dan Romer guidato da Casarosa riesce a riprodurre nelle tracce strumentali la nostalgia dell’Italia degli anni 50. Il compositore ha preso ispirazione da una playlist consegnatagli dal regista, con classici cinematografici italiani come La Dolce Vita e Il Postino, e musica pop del periodo. Fisarmoniche, mandolini e pizzicati potranno sembrare stereotipati, ma fanno sorridere.
Ogni fotogramma è una sincera lettera d’amore alla canzone d’autore d’inizio anni 60. Il film immerge lo spettatore straniero nell’atmosfera italiana già dai primi minuti, con la magia di Un bacio a mezzanotte del Quartetto Cetra.
Il gatto e la volpe cementa la complicità di Luca e Alberto che, mentre tentano di costruire la loro vespa, diventano una squadra di combinaguai. Andavo a cento all’ora di Gianni Morandi, oltre ad introdurre il cattivo, -stereotipo del bullo italiano perfetto, soprattutto per i baffetti- celebra tutto ciò che la Vespa rappresentava negli anni 50: il sogno di libertà. Il brano dei titoli di coda è affidato alla regina della musica italiana Mina, con Città Vuota. Una nota dolceamara che non è scelta a caso, una volta visto il film. L’unico aspetto negativo di Luca è che probabilmente un film del genere meritava un’uscita al cinema e non solo in streaming.
Written by: Mariahelena Rodriguez
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