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Cinema e TV

Mary’s Track: Lo Squalo e le due note che cambiarono il cinema

today10 Luglio 2021

Background
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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: ”Jaws Main Theme” – Lo Squalo

 A volte bastano due note per segnare la storia del cinema per sempre: Mi e Fa. Un semplice semitono ha fatto scappare milioni di americani dalle sale nel 75. Nessuno si ricorda la trama del film di Steven Spielberg Lo Squalo: se anche provaste a chiederlo, non vi saprebbero nemmeno dire come finisce. Ma sedetevi su un piano e suonate queste due note – non ci vuole molto-. Tutti sapranno dirvi da quale film è tratto anche se non l’hanno mai visto.

Video musicale

Il tema principale di John Williams è diventato famoso al punto da scollegarsi dal film stesso e trasformarsi in un’idea più generale, alla portata di tutti: il senso del pericolo. Inizia sussurrata, la musica echeggia come se si stesse muovendo sott’acqua, poi diventa sempre più veloce.

Eccolo, si avvicina.

Le due note ossessive diventano sempre più intense e assordanti, supportate dall’intera orchestra.

Scappa! 

Lo Squalo
Un amichetto per le merende.

Nonostante sia una delle soundtrack più famose al mondo ha rischiato di morire sul nascere. Nel 1970 l’industria cinematografica si sta allontanando dall’orchestra, troppo costosa. I sintetizzatori Moog sono comodi, riproducono la gamma di suoni necessaria al compositore senza dover affittare un teatro per giorni. Williams riporta Hollywood ai fasti degli anni 30-40, agli albori del cinema della musica potente: è un cerchio che si chiude. Tutti sono capaci di imparare il leitmotif de Lo Squalo, è di una semplicità unica, e funziona. È la prova che less is more non è solo uno slogan da appiccicare alle magliette minimal dal modico prezzo di 60 euro l’una.

Lo Squalo

Jack Freeman, un professore della Berkley College of Music, ha paragonato la musica di John Williams alla Sagra della primavera di Igor Stravinskij. Entrambi scavano nel profondo delle paure primordiali dell’uomo con un tema ostinato di due note. Ciò che aumenta la suspense è che il fulcro del terrore, lo squalo, non si vede per la prima metà del film. Al suo posto c’è la musica che ci avverte della sua presenza, del pericolo strisciante pronto ad attentare la vita dei protagonisti in ogni momento. In realtà per la maggior parte del tempo la musica sostituisce la presenza effettiva dello squalo perché il modello meccanico durante la fase di riprese è in preda a continui malfunzionamenti. Lo Squalo non appare per necessità, non per esigenze di copione. È proprio la sua assenza accompagnata dalla musica a renderlo ancora più terrificante.

Pochi sanno che la seconda metà de Lo Squalo è un film totalmente diverso: si trasforma in una caccia senza sosta al male, come i Moby Dick. Si svolge su una barca e abbandona totalmente la suspense costante in favore di tinte horror, ma il tema portante resta. Willams non usa più la musica per avvisare lo spettatore, ma la usa per sottolineare il momento dell’attacco. Appena lo squalo colpisce, le note di pianoforte risuonano in tutta la sala. A distanza di anni riesce ancora a far accapponare la pelle.

Leggi anche – Mary’s Track: Les Misérables, ottimi attori con problemi di regia

Written by: Mariahelena Rodriguez

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