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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: ”In The Heights” – In The Heights Official Soundtrack
Dopo il successo mondiale di Hamilton Lin-Manuel Miranda approda al cinema con In The Heights, una delle prime vere esclusive delle sale dopo la loro riapertura, almeno in Italia. Se Luca è stato ingiustamente lasciato in Disney+ e Black Widow è uscito con la doppia modalità streaming-sala, In The Heights è solo al cinema. Questo non vuol dire che la strategia marketing delle grandi piattaforme svanirà: presto diventerà la norma. Certi film però non meritano lo spazio di un computer o di una televisione perché hanno bisogno di un comparto sonoro e visivo che rispettino la loro anima roboante. In The Heights è uno di questi.
Il film è un adattamento del primo musical di Miranda che ha sfondato Broadway e che nel suo piccolo ha portato una piccola rivoluzione senza la quale Hamilton non sarebbe mai esistito. È stato il primo musical che ha unito la tradizione al rap, che permette ai personaggi di scontrarsi e di comunicare con potenza e velocità, al punto che anche i diffidenti riescono ad appassionarsi. In The Heights rispetto ad Hamilton fa il passo in più perché porta un altro genere a lungo rimasto inascoltato nei teatri: la musica latino-americana, e tutta la cultura che ne consegue. Per la cronaca, non esiste Despacito. Il raggaeton non è che una piccola frazione di una tradizione variegata che racchiude merengue, salsa e bachata e molto altro.
Usnavi è in una spiaggia e racconta a dei bambini la storia del quartiere ispanico di Washington Heights che ospita una comunità sul punto di sparire. Il beat delle claves lo riporta su quelle strade che sembrano andare a tempo. Sorge il sole, è tempo di una nuova giornata di lavoro: la bodega di Usnavi è un micro-universo che accoglie tutte le personalità del quartiere. Tutti hanno un’attività da portare avanti: Usanvi lavora con suo cugino Sonny, Daniela e le sue ragazze hanno un salone di bellezza. Prima di loro conosciamo abuela Claudia, che non ha figli ma ha adottato tutte le persone che ne avevano bisogno. È il collante che unisce tutti i protagonisti, ognuno con il proprio sogno da realizzare.
A lottery ticket’s just part of the routine
Everybody’s got a job, everybody’s got a dream
La vita in un quartiere etnico non è facile. La generazione più giovane è divisa tra New York, la casa che conoscono, e l’altra patria lontana ma comunque viva nella loro anima. Nina è il vanto di Washington Heights: lei è a Stanford, ce l’ha fatta. Quello che non sanno è che ha perso la borsa di studio. Il motivo emergerà più in avanti, ma la chitarra pizzicata del bolero di Breathe sottolinea come a volte le aspettative di parenti e genitori possono schiacciare una persona.
Sigue andando el camino por toda su vida
Respira, respira
Y si pierdes mis huellos que dios te bendiga
Respira
La gentrificazione è una condanna che pesa sulle vite dei protagonisti. Tutti lavorano duro nella speranza di migliorare la loro condizione, ma ogni giorno la strada è invasa dall’ennesima catena multinazionale. Usnavi sogna di tornare in Repubblica Dominicana, Daniela e Carla presto chiuderanno il salone perché gli affitti sono alle stelle. Tutti con il cuore sembrano destinati a lasciare Washington Heights, ma la musica e l’orgoglio di appartenere ad un qualcosa di più grande li seguirà assieme alla loro bandiera.
Written by: Mariahelena Rodriguez
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