Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Forever Young” – Alphaville
Nel libro delle donne che hanno fatto la storia, alcune vivono oltre la loro epoca e restano per sempre, come se il tempo si fermasse e 150 anni non fossero niente. Come i 150 anni trascorsi dalla nascita di Maria Montessori. In occasione dell’anniversario di questo giorno, il 31 agosto, va in onda su Sky Arte alle 21.15 W Maria Montessori, un documentario che racconta la straordinaria storia di una donna libera dal conformismo e ancora oggi tanto attuale da essere un modello per il sistema dell’insegnamento in tutto il mondo.
Il 31 agosto 1870 nacque a Chiaravalle, in provincia di Ancona, Maria Montessori: educatrice, pedagogista, medico, neuropsichiatra infantile, filosofa e scienziata italiana. In Italia, fu una tra le prime donne a laurearsi nella facoltà di medicina, la terza italiana in assoluto a laurearsi in medicina, con la specializzazione in neuropsichiatria.
Femminista e suffragetta, sin da giovanissima fece il medico volontario nei quartieri più poveri di Roma e nei manicomi. Muovendosi tra i piccoli in difficoltà, capì che la sua missione sarebbe stata quella di salvarli tutti partendo dalla formazione scolastica. Fondò così le prime Case dei Bambini sia per quelli più poveri, ma anche per i figli delle famiglie operaie. La prima nacque nel quartiere San Lorenzo di Roma. Fu un modello di scuola che in poco tempo si conobbe in tutto il mondo. Da questa esperienza uscì la sua prima opera di grande successo: Il metodo della pedagogia scientifica applicato all’educazione infantile nelle Case dei Bambini, oggi La scoperta del bambino.
Non è un caso che abbia cambiato il titolo dello scritto. Se Niels Bohr ha scoperto la costituzione dell’atomo, Albert Einstein la relatività, Sigmund Freud l’inconscio, Maria Montessori ha scoperto il bambino. Il suo pensiero infatti, segna l’inizio di una nuova epoca che oggi ci può sembrare scontata. Da quel momento, i bambini vengono trattati con rispetto sin dal parto, hanno il diritto di andare a scuola, di giocare e di essere amati. Grazie alle sue esperienze ha potuto spiegare la potenza del cervello di un bimbo e come funziona.
La Casa dei Bambini di Maria Montessori
Il metodo Montessori
Il suo metodo educativo per bambini che prese il suo nome, “Metodo Montessori”, face il giro del mondo rendendola famosissima. Il metodo pedagogico che propose era fondato sull’osservazione e l’esperienza; oltre a questo aveva un obiettivo etico-morale, quello di educare alla libertà.
Libertà: è su questa parola che si fonda la sua scuola. Libertà di muoversi e agire spontaneamente. Una classe dove non ci sono banchi fissi messi in fila, ma ci sono tavoli leggeri che i bambini possano spostare e abbastanza grandi perché ci si possano sedere tutti intorno. Tutto è a misura di bambino così da renderlo indipendente nel prendere, nell’usare e nel rimettere in ordine.
Per disciplinare un bambino non serve obbligarlo a stare fermo, seduto e in silenzio. È disciplinato l’individuo che è padrone di sé stesso e che può decidere a quale attività dedicarsi: «Non è detto che sia disciplinato solo un individuo che sia stato reso artificialmente silenzioso come un muto e immobile come un paralitico. Quello è un individuo annientato, non disciplinato» scrive la Montessori.
Maria Montessori: educatrice, pedagogista, neuropsichiatra infantile e scienziata italiana.
Il ruolo del maestro è molto importante. Deve impedire ai bambini di offendere e fare del male agli altri. Deve disporre in modo adatto il materiale -oggetti di legno, cartone, vetro che prevedono un’autocorrezione dell’errore- nella classe, guidarli e aiutarli nell’uso e osservarli in modo scientifico.
La sua vita, la ricerca della libertà, l’interessamento al mondo dei piccoli, la partecipazione al movimento femminista, i suoi viaggi la resero agli occhi di tutto il mondo una delle donne più interessanti d’Europa, tanto che il metodo Montessori ancora oggi viene praticato in molte scuole all’avanguardia.
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Il Modello Atomico” – Lorenzo Baglioni Ricordiamo oggi la scomparsa (era il 30 Agosto 1940) del famoso fisico e premio Nobel Joseph John Thomson che riposa accanto a Isaac Newton nell'abbazia di Westminster. Nato vicino Manchester il 18 Dicembre 1856, nel 1884 diventa professore di fisica all'Università di Cambridge, è passato alla storia per aver scoperto la prima particella subatomica, gli elettroni (che lui inizialmente […]
Post comments (0)