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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Greatest Love of all” – Whitney Houston
Oggi, il 9 agosto di 59 anni fa, è nata una stella. Nata, vissuta e declinata nel cielo come un astro incandescente. Fra luci, ombre, centinaia di premi, successo e autodistruzione, ha lasciato l’impronta nella musica mondiale. Buon compleanno Whitney Houston!
Whitney è uno di quei personaggi al limite della leggenda e sul quale potremmo perderci a parlare di cose più o meno ovvie. Ovvie come l’oggettiva sua grandezza. O come l’oggettivo suo talento. Ovvie come l’amarezza che ha caratterizzato buona parte della sua vita. Avete presente quelle ciniche leggi di contrappasso? Sei talmente brava che, di contro, la tua vita diventa un cumulo di macerie.
Ma di quante stelle abbiamo raccontato storie simili? Quasi non fa più notizia che la grandezza di un artista faccia rima con il lato oscuro della sua vita personale. E, tutto sommato, non stona nemmeno perché è un po’ il gioco delle parti. Ma per Whitney è diverso. Per Whitney è difficile arrendersi ad una vita che l’ha ingoiata male.
Lei è sempre stata l’immagine limpida e amabile di qualcosa di bello. Ha messo sempre d’accordo tutti con la sua raffinatezza, col suo sorriso contagioso, con la voce straordinaria che non è stata mai eguagliata da nessuna.
Si fa fatica ad accettare che tanta autentica meraviglia possa essersi oscurata nel tempo di pochi anni perché, in fondo, siamo sempre un po’ convinti che stelle del genere siano “inabissabili”. E Whitney “inabissabile” lo è davvero, in barba a tutto ciò che l’ha portata via. Ancora oggi resta la donna più premiata di tutta la storia della Musica, ancora oggi resiste il fascino brillante e luminoso della sua voce, ma, più di tutto, ancora oggi restano i numeri. Poco artistici, ma tanto significativi.
Whitney ha pubblicato sette album, 53 singoli e tre colonne sonore. Ha vinto una quantità di premi davvero impressionante, per un totale di oltre 400 riconoscimenti. E parlo di sei Grammy, due Emmy, ventiquattro American Music Awards e trenta premi Billboard Music. Già solo questo basterebbe a far tremare qualunque altro artista. Ma c’è di più perché nella sua, seppur breve, carriera ha battuto ogni record di vendite, con oltre 170 milioni di dischi venduti ed è suo il contratto discografico più costoso della storia, pari a 100 milioni di dollari nel 2001.
In realtà di numeri astronomici ce ne sarebbero molti altri perché Withney ha divorato record su record con una naturalezza incredibile. Per questo ancora non ci si arrende al fatto che non sia riuscita a brillare più a lungo. Ma a poco serve recriminare, in questa giornata resta il suo sorriso e la sua voce a incantare ancora. Buon compleanno, splendida stella!
Written by: Valentina Proietto Scipioni
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