Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Sei Bellissima” – Loredana Bertè
Si sa, noi italiani non appena sentiamo odore di competizione iniziamo subito a tifare come se non ci fosse un domani. E poco ci importa se si tratti dei mondiali di calcio o di quelli di briscola, l’unica cosa che ci interessa è che sia l’Italia a vincere. In un momento così delicato, poi, un po’ di svago era quello di cui avevamo bisogno.
Proprio come fu per l’Italia ai mondiali del 2006, Luna Rossa negli ultimi due mesi è riuscita a tenerci incollati davanti al televisore anche alle 4 del mattino. L’equipaggio italiano, infatti, è stato uno dei quattro, oltre ad americani, britannici e neozelandesi, a prendere parte all’American’s Cup, storica competizione velistica.
Per la prima volta nella storia, tra l’altro, Luna Rossa è riuscita a conquistare più di una vittoria nella finalissima del torneo, arrivando a tre successi. Un vero e proprio record, capace di attirare ancora più attenzioni nel corso dei giorni.
La Prada Cup di Luna Rossa
L’imbarcazione italiana non partiva di certo con i favori del pronostico. Nella prima parte della Prada Cup, infatti, Luna Rossa era apparsa un gradino sotto rispetto ai britannici del team Britannia. Ma d’altronde si sa, i pronostici sono fatti per essere ribaltati. E quindi, senza troppa fatica, l’imbarcazione italiana è riuscita ad avere la meglio sia sugli americani che proprio sui britannici, accedendo alla finalissima contro i campioni in carica neozelandesi. Un 4-0 ed un 7-1 che ha spinto tantissime persone ha seguire sempre con più attenzione Luna Rossa.
L’America’s Cup
Contro i neozelandesi c’è stato poco da fare. Dopo aver iniziato in modo eccellente, vincendo tre regate, Luna Rossa si è dovuta arrendere. Che i padroni di casa fosse strafavoriti si sapeva, come si sapeva che, al momento, possono contare sui migliori velisti al mondo.
Il team italiano, però, non si è mai tirato indietro, cercando di migliorarsi giorno dopo giorno, regata dopo regata. Nel frattempo, da casa, cresceva il seguito, con sempre più persone incollate al televisore. E poco importava dell’orario proibitivo, la cosa più importante era esserci. Proprio come successo in quella calda estate del 2006, ci siamo stretti forte, ci siamo appassionati, ci siamo emozionati e si, ci siamo anche arrabbiati. Ma non in senso negativo, sia chiaro.
Ci siamo arrabbiati nel vedere la barca neozelandese correre più forte di noi e vincere la tanto ambita coppa. Ci proveremo la prossima volta, questo è sicuro, con Luna Rossa in mare e noi attaccati al televisore a fare il tifo.
Post comments (0)