Dal 2020 dite addio “illuminazione artificiale”: in Cina l’illuminazione elettrica stradale della città di Chengdu verrà sostituita con una luce del tutto indedita, quella di una luna artificiale.
Un idea tutta cinese

Secondo la fonte cinese People’s Daily Online, il progetto è stato presentato da Wu Chunfeng, direttore dell’Aerospace Science and Technology Microelectronics System Research Institute, e prevede di utilizzare il riflesso della luce solare per illuminare la popolosa città di Chengdu, attualmente abitata da circa 14 milioni di persone, con una superficie superiore a circa 10 volte quella di Roma.
Questa luna ha come scopo quello di ridurre nel corso degli anni il costo di illuminazione, già di per sè molto alto, della metropoli, andando a coprire un’area da 10 a 80 chilometri, sostituendo in teoria qualunque tipo di illuminazione artificiale già presente nelle strade, come lampioni e led.

Il progetto
I test sono già iniziati da qualche anno e secondo Wu Chunfeng i tempi sarebbero ormai maturi.
Si stima che la luce emessa dalla nuova luna possa essere ben 8 volte maggiore di quella originale, portando così qualche perplessità riguardo l’impatto che essa potrà avere sulla fauna e flora locale.
Alcuni scienziati però, come
Kang Weimin della School of Aerospace Harbin Institute of Technology, affermano che il bagliore emesso sarà simile ad una luce crepuscolare, e che quindi non nuocerà in alcun modo.
È già stato fatto
Non è la prima volta che un idea simile viene pensata e provata concretamente.
Nel 1999, infatti, dei ricercatori russi lanciarono specchi orbitanti nello spazio per illuminare alcune città della Siberia, con l’auspicio di risparmiare sull’illuminazione elettrica.
Tuttavia, durante il suo primo giro di orbita, il progetto fu distrutto da una collisione e l’idea venne abbandonata.
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