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Musica

Lucio Dalla, ritorno “dal” futuro

today13 Dicembre 2022

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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Futura” – Lucio Dalla

“A volte basta una canzone”. 10 canzoni in mostra”.

Il percorso artistico e sensoriale del pittore e urban artist Antonio Cotecchia, arriva a Parma, nella Chiesa di San Marcellino, dal 17 al 23 dicembre 2022.

Basterebbe una canzone, invece saranno dieci i brani di Lucio Dalla scelti per ricordare e celebrare il grande artista. L’esposizione pittorica e sonora è ad alto tasso emotivo, i visitatori potranno ammirare le immagini e immergersi nell’ascolto dei brani. Da Ciao a Felicità, da Com’è profondo il mare a Futura. E saranno godibili mettendo in gioco più di un senso, percorrendo un viaggio nella memoria e nelle emozioni.

antonio cotecchia

“Questo progetto nasce dall’idea di reinterpretare la poesia di Dalla, attraverso la mia esperienza, il mio viaggio. Ho scelto dieci canzoni per me importanti, contestualizzandole al quotidiano. Chi verrà a visitarla potrà ascoltare i brani che mi hanno ispirato per rendere ancora più impressiva l’esperienza”. – Antonio Cotecchia

Temi come la decadenza della natura umana, la guerra e l’individualismo sono il pretesto per affrontare, da un’altra prospettiva, alcune problematiche attuali come la crisi ambientale e gli impatti negativi della tecnologia sulla società. Guardando ad un futuro sempre più incerto nel quale i diritti continuano ad essere negati e la speranza sembra essere l’unica soluzione. Chissà, chissà domani... e la mente va a Futura.

Come e quando nacque Futura

La canzone si chiama Futura, perché?… Perché io ero in tour in Germania, quando giravo da una città all’altra vedevo camion che trasportavano soldati. Era una guerra, altro che Fredda! Era bollente! Una volta vidi passare dei missili trainati dai camion, come in una sfilata, la sfilata dell’orrore!… Non c’è una cosa più schifosa da immaginare della guerra, pensate viverla. E allora, per la prima volta, feci un concerto a Berlino, città meravigliosa, che ha riempito la mia testa di quadri e di romanzi, io ho una grande stima per la cultura tedesca. Però in quella città potevi annusare violenza da tutte le parti.  A Berlino Ovest sembrava di stare a Las Vegas con quelle luci sfolgoranti, e invece a Berlino Est, soprattutto la sera, c’era il buio.

e poi successe qualcosa…

Feci un concerto bellissimo, ero fiero di me, avevo l’aereo la mattina dopo ma avevo deciso che prima di partire avrei voluto vedere il Muro. Finisco il concerto, prendo un taxi e vado al Checkpoint Charlie, punto di passaggio tra Berlino Ovest e Berlino Est, scendo, mi accendo una sigaretta, mi siedo su una panchina e prendo la mia agenda; la prima parola che mi viene in mente è: chissà… 

Su quella panchina Dalla incontra qualcuno, arrivato lì per lo stesso motivo, forse in cerca delle stesse risposte:

Poco dopo si fermò un altro taxi. Ne scese Phil Collins, si sedette sulla panchina accanto alla mia e anche lui si mise a fumare una sigaretta. In quei giorni a Berlino c’era un concerto dei Genesis, che adoravo. Ebbi la tentazione di avvicinarmi a lui per conoscerlo, per dirgli che anch’io ero un musicista. Ma non potevo spezzare la magia di quel momento. Rimanemmo mezz’ora in silenzio, ognuno per gli affari suoi.In quella mezz’ora scrissi il testo di Futura, la storia di due amanti, uno di Berlino Est, l’altra di Berlino Ovest che immaginano di fare un figlio…

cotecchia futura lucio dalla

La mostra

E “domani” le parole di Dalla sul destino della natura umana si mischiano con il ritmo di The trial dei Pink Floyd, e nell’interpretazione di Futura la divisone in due dello stesso mondo apre a due possibili scenari: salvare l’umanità con azioni concrete o rifugiarsi nel Metaverso.

Chissà perché qualcuno non crede più che si possa scegliere, chissà perché non impariamo che il futuro si costruisce con i gesti che facciamo oggi.

E chissà come sarà lui domaniSu quali strade cammineràCosa avrà nelle sue mani, le sue maniSi muoverà e potrà volareNuoterà su una stellaCome sei bellaE se è una femmina si chiameràFutura.

L’esposizione è visitabile dal 17 al 23 dicembre, dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 20, sabato 17 e domenica 18 dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 19.30, in strada Collegio dei Nobili. Ingresso gratuito.

Written by: Orietta Giorgio

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