Durante la lettura si
consiglia l’ascolto del brano: “Celeste Nostalgia – Riccardo Cocciante”
Uscire dalla propria comfort zone ed esplorare il mondo
esterno è un’esperienza ardua ma piena di gratificazioni. Almeno una volta
nella vita, vi sarà capitato di intraprendere un viaggio in solitaria,
allontanandovi dagli affetti, tra dubbi e insicurezze e magari provando un po’
di nostalgia per ciò che avete
lasciato.
La nostalgia è un sentimento bizzarro ma di fondamentale importanza, un misto tra tristezza e felicità, due emozioni ai poli opposti. Da un lato vi è la malinconia, in quanto l’individuo vorrebbe rivivere il tempo passato, dall’altro vi è la gioia del ricordo di un momento unico. Di tanto in tanto provare queste emozioni fa bene, poiché riflettono il nostro lato più intimo, ma ci sono persone che le vedono come un fattore negativo, una debolezza e mancanza d’adattamento. La nostalgia non deve esser vista solo come un segno di fragilità della persona, bensì come un trampolino di lancio per crescere e maturare. Per aiutarsi nei momenti difficili, bisogna vedere sempre il bicchiere mezzo pieno e cercare ciò che di bello ci offre la vita. Se siete lontani da casa, invece di deprimervi, vagliate gli aspetti positivi dell’esperienza, come ad esempio i nuovi luoghi, tradizioni e culture che conoscerete. Fate attenzione all’uso del telefono, contattare amici e familiari è più che lecito, ma bisogna trovare il giusto equilibrio. Conoscere nuove persone e costruire dei legami è un’ottima mossa per iniziare una nuova vita e soprattutto se siete all’estero, approfittate delle vostre amicizie per apprendere al meglio l’idioma del luogo. L’esperienza fuori casa ha sempre degli alti e bassi, confidarsi con qualcuno che conoscete bene è di grande aiuto, in caso contrario potete scegliere il caro vecchio diario per sfogarvi. Anche lo sport gioca un ruolo fondamentale, coinvolge gruppi di persone ed allontana ansia e solitudine.
E voi, come considerate la nostalgia, positiva o negativa?
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