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Cinema e TV

Ligabue: 20, 21, 22 marzo è festa al Cinema!

today11 Febbraio 2023

Background
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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Balliamo sul mondo” – Ligabue

30 anni in un giorno questo è il titolo del film evento in uscita a Marzo che racconta la carriera di Ligabue sul grande schermo.

I fan dell’artista, e non solo, avranno la possibilità di vedere sul grande schermo un vero e proprio racconto della sua carriera. Partendo dal concerto a Campovolo del 4 giugno 2022 il cantautore si racconta, dagli esordi fino agli attimi prima di salire sul palco.

Ritorno a casa

Per festeggiare i trent’anni di carriera Ligabue aveva annunciato un concerto evento nel novembre 2020 a Campovolo: luogo emblematico per la sua carriera. Il primo concerto a Reggio Emilia del 10 settembre 2005 registra il record europeo di affluenza per un singolo artista, con più di 165 mila biglietti venduti.

Prima della scorsa estate aveva festeggiato sullo stesso palco i 25 anni di carriera nel 2015. Si tratta quindi di un luogo speciale per l’artista originario proprio di Reggio Emilia e non è strano che abbia scelto di partire da lì per raccontarsi.

Con questo film lo spettatore potrà intraprendere un viaggio nel tempo attraverso i grandi successi di Ligabue, iniziando dai singoli del suo primo disco come Marlon Brando è sempre lui e Balliamo sul mondo, passando per i successi degli ultimi anni quali Il sale della terra e Luci d’America.

ligabue
Ligabue e Loredana Bertè

Un viaggio lungo trent’anni, ma non percorso in solitaria. Al protagonista della serata si sono aggiunti, infatti, alcuni tra i suoi storici collaboratori, prima tra tutti Elisa per duettare A Modo tuo, ma anche Francesco De Gregori, Loredana Bertè, Gazelle, Eugenio Finardi e Mauro Pagani.

Tutti pazzi per il cinema

I film evento musicali sono un fenomeno che ha visto negli ultimi anni una crescita esponenziale. Già solo in Italia nell’ultimo anno abbiamo assistito a Cremonini con il suo Imola 2022 Live e ai concerti di Vasco al Circo Massimo di Roma.
Questi spettacoli non arrivano solamente al cinema. An intimate night live di Elisa -registrato il 10 dicembre a Milano- è stato trasmesso in prima serata su Rai 2 all’inizio di quest’anno.
A fronte della rapida crescita di produzioni di questo tipo, coinvolgenti artisti di ogni genere e calibro, sembra naturale chiedersi perché?

La risposta è più semplice e forse cinica. E’ “per i soldi”, ma se non vogliamo accontentarci di questa motivazione, possiamo scavare in fondo alla questione. Abbiamo visto come i lavoratori nel mondo dello spettacolo sono stati drammaticamente toccati durante gli anni di lockdown. Trattandosi di mestieri basati sul contatto e l’interazione con il pubblico, tanto l’attore teatrale quanto i musicisti hanno bisogno di questo scambio reciproco.
Si può quindi dire che senza il pubblico dal vivo l’arte cessa di essitere, venendo meno la sua richiesta. È un meccanismo circolare perpetuo, la produzione artistica ha sempre funzionato così, almeno fino al 2020 quando tutto si è fermato.

ligabueUn nuovo tipo di pubblico

Con l’arrivo della pandemia i musicisti hanno avuto bisogno di reinventarsi il mestiere. Ritrovandosi costretti ad annullare concerti e tour, da cui da sempre derivano i maggiori inmcassi, l’unica possibilità di guadagno sono state le piattaforme di streaming online. Con queste ultime però non è facile guadagnere, negli anni ci sono state diverse polemiche su quanto poco si possa guadagnare. Ad esempio Spotify, la piattaforma più usata a livello mondiale, paga dai $0,003 ai $0,005 per stream, garantendo il 70% dei guadagni al proprietario delle royalties, che molto spesso non è neanche l’artista.

Tra il 2020 e il 2021 infatti si è assistito ad una vendita di massa dei cataloghi muSicali con diritti annessi: Bob Dylan, Stevie Nicks, Neil Young sono solo alcuni dei nomi che hanno ceduto le proprie royalties durante il lockdown, con cifre fino ai 400 milioni di dollari nel caso di Dylan.
Quando finalmente c’è stata la possibilità di tornare in Tour, si sono registrati numeri da record e sold-out ovunque: era il grande ritorno della musica live, dopo che per un anno sembrava impossibile tornare ad assistere ad un concerto-evento.

Moltissimi artisti hanno quindi visto un’ulteriore possibilità di guadagno nella registrazione dei propri concerti, a volte rilasciati come dischi live e libri fotografici, ma nella maggior pare dei casi sotto forma di film. E qui torniamo all’inizio dell’articolo, con le nostre risposte: queste produzioni permettono di prolungare i guadagni di un singolo show per anni. E di lasciarlo ai posteri, sigillato per sempre!

Scritto da Elena Birocchi

Written by: Redazione

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