Chiusi Mercoledì 5 Giugno tutti i negozi Sephora negli USA per un corso sul rispetto delle differenze
“Nota cantante afroamericana pubblicamente discriminata in un negozio di trucchi e cosmetici”. Contrariamente a quanto ci si aspetterebbe dagli esseri umani nel 2019, questo non è il titolo di un articolo di giornale del 1945, ma un fatto di cronaca risalente a non meno di qualche giorno fa: la cantante R&B afroamericana SZA ha infatti lamentato su Twitter di avere subito un trattamento razzista e discriminatorio durante alcuni acquisti nel negozio Sephora di Calabasas, in California.
In particolare, riferisce l’artista, una commessa avrebbe fatto visionare alla sicurezza le riprese delle telecamere del punto vendita per verificare che la donna non avesse rubato nulla, riaccendendo uno stereotipo ancora duro a morire secondo il quale le persone di colore hanno una particolare propensione a rubare. Inutile dire che lo sfogo pubblico della cantante sul social network abbia generato una reazione a catena di lamentele di svariati clienti riguardo all’accaduto.
Nonostante la portavoce di Sephora, Emily Shapiro, abbia sottolineato che un corso sulla diversity (di genere, di orientamento sessuale, di religione…) fosse già in programma da mesi come parte integrante della campagna “We belong to something beautiful”, c’è da dire che capita proprio a fagiolo il fatto di aver fissato l’incontro con i dipendenti in data così ravvicinata al giorno dell’infausto episodio, vale a dire Mercoledì 5 Giugno.
Ma, al di là di tutto, forse un corso di aggiornamento che ci riporti alla mente quanto sia facile ricadere negli errori del passato dovremmo farlo tutti, così, per sicurezza.
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