Le stelle dicono …”L’ora della tenerezza!”
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Ho imparato a sognare” – Negrita
Amiche e amici della Vergine, siete pronti alla rivoluzione? Le stelle vi incoraggiano a cambiare, la Luna esalta la concretezza che vi aiuterà a raggiungere i vostri obiettivi. Siete considerati pignoli, metodici, eccessivamente pratici, un fondo di verità c’è anche in questo, è vero, ma in realtà siete un modo tutto da esplorare. Il cielo vi invita a far emergere tutta la tenerezza della quale siete capaci, tutta la generosità che spesso vi contraddistingue. Chi ha un amico come voi può contare, tra l’altro, sulla vostra presenza è sulla vostra ineguagliabile sincerità. Ricordatevi che volte un pizzico di diplomazia in più non guasterebbe.
Cosa fare oggi o… da oggi
Amate, ragionate, costruite.
La vera rivoluzione è nella gentilezza e voi lo sapete bene, praticate atti di bellezza diffondendo questo modo di vedere la vita. Un’altra rivoluzione in corso? La necessità di ragionare più con il cuore che con la mente, farete meno congetture, sarete ancora più spontanei. Sorprenderete più di una persona, chiaramente in positivo. Sull’onda di questa meravigliosa sensazione cercate di non fare cose avventate ma mettete le basi per costruire qualcosa di nuovo che avrà radici profonde e rami protesi all’infinito.
I bonus
Energia, gentilezza, comprensione.
La vostra rinnovata spontaneità sarà contagiosa, darete modo agli altri di avvicinarsi in maniera diversa, a giovarne saranno tutti -o quasi- i rapporti interpersonali. Questo entusiasmo vi porterà anche lontano dai vostri soliti luoghi, probabilmente organizzerete un viaggio che avrà ripercussioni positive anche in futuro. Se avete questioni lasciate in sospeso approfittatene della vostra inedita morbidezza per affrontarle e risolverle al meglio.
Alzate gli occhi al cielo perché… le stelle vi danno speranza.
Una frase per voi
“Lui conobbe lei e se stesso, perché in verità non s’era mai saputo. E lei conobbe lui e se stessa, perché pur essendosi saputa sempre, mai s’era potuta riconoscere così” – Italo Calvino
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