Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Disco Yes” – Tom Misch
Sul breve tratto di cinta muraria che costeggia il quartiere San Lorenzo di Roma nasce la mostra Insieme, a cura del giovane pittore Gianni Politi.L’opera storica della Capitale, dal mese di ottobre fino alla fine di novembre, incontra l’Arte contemporanea.
L’antichità diventa la cornice di un progetto espositivo pensato per la rivalutazione del patrimonio storico-culturale romano e per la promozione dei nuovi prodotti artistici.
Nello storico quartiere popolare di San Lorenzo, tra via degli Equi e via di Porta Labicana, c’è una stretta viuzza lastricata, via dei Rutoli, dove lavora il curatore della mostra. Gianni Politi è un giovane pittore romano (nato nel 1986) che instaura un dialogo profondo tra tradizione ed esperienze autobiografiche. Non solo a fini raffigurativi, ma anche per ciò che concerne gli intenti e i metodi creativi. Per dipingere un’opera, infatti, Politi si serve del supporto tradizionale della tela, ma per quella successiva si avvale del riutilizzo dei materiali usati in precedenza. Ogni nuovo dipinto contiene elementi visivi di vecchie tele, tagliuzzate e spezzettate, attraverso una pianificata tecnica di decostruzione e componimento.
Per allestire la mostraInsieme, il pittore trae spunto dalla propria storia artistica e dal proprio modo di concepire l’arte.
Nel nuovo progetto espositivo il vecchio e il nuovo si incontrano e l’uno è di sostegno per l’altro: l’antichità abbraccia l’arte contemporanea grazie al supporto delle Mura Aureliane. Lungo la storica cinta muraria, che delimita via di Porta Labicana, le opere di diciannove diversi artisti si espongono agli occhi dei passanti.
Politi diventa il narratore di una vicenda di avvicinamento, a partire da un confine originariamente difensivo, e per farlo non abbatte le Mura ma trasforma i dipinti in finestre. I professionisti che si affacciano sul vivace quartiere romano rispondono con entusiasmo alla proposta del curatore.
Gli artisti d’Insieme
Il catalogo comprende: José Angelino, Micol Assaël, Elisabetta Benassi, Joanne Burke, Stanislao Di Giugno, Rä di Martino, Vostok Lake, Marta Mancini, Andrea Mauti, Nunzio, Lulù Nuti, Alessandro Piangiamore, Gianni Politi, Pietro Ruffo, Delfina Scarpa, Maurizio Altieri, Alessandro Cicoria, Emiliano Maggi, Giuseppe Gallo.
Politi, quindi, si occupa di selezionare i colleghi, ma non aderisce da solo al progetto di cui è l’ideatore. La mostra nasce dalla proposta di Roma Capitale, Sovrintendenza ai Beni Culturali e gode del sostegno di Ghella S.p.A. La Sovrintendenza si occupa del mantenimento, della valorizzazione e della promozione delle opere artistico-culturali di proprietà di Roma; mentre Ghella S.p.A., fondata nel 1894 e operante in cinque continenti, è oggi riconosciuta come un’azienda leader nel lavoro di costruzione delle grandi opere pubbliche. Politi nel lavoro di organizzazione di Insieme è affiancato da Matteo d’Aloja, architetto, nelle vesti di coordinatore delle immagini.
Il pittore e l’architetto di comune accordo decidono di appendere le tele senza recinti o protezioni. La città e l’arte condividono lo stesso destino, almeno dal punto di vista meteorologico. Non sono più i pittori che dipingono en plein air per studiare e restituire le impressioni del giorno cangiante, ma le opere che direttamente partecipano e subiscono questo cambiamento luminoso e atmosferico. Assenza di confini, di intenti difensivi e di restrizioni identitarie, Insieme si qualifica, già dal nome, come la mostra della vicinanza, agli artisti e all’arte, in primo luogo, da ammirare con la testa insù.
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